Città del Vaticano , sabato, 11. gennaio, 2020 12:15 (ACI Stampa).
È Celestino Migliore il nuovo “ambasciatore del Papa” in Francia. Dopo la rinuncia al compimento dei 75 anni di età dell’arcivescovo Luigi Ventura, Papa Francesco sceglie per la nunziatura di Parigi un diplomatico di lungo corso, chiamato a gestire i rapporti con il governo francese, in una società sempre più secolarizzata e dove negli ultimi anni si sono anche moltiplicati gli attacchi anti-cristiani.
L’arcivescovo Migliore, 67 anni, lascia la nunziatura di Mosca, dove ha lavorato dal 28 maggio 2016. Alla nomina alla nunziatura di Mosca si era aggiunta, il 21 gennaio 2017, la nomina di “ambasciatore del Papa” in Uzbekistan.
La carriera diplomatica di Migliore è iniziata prestando servizio nella nunziatura di Angola quaranta anni fa. Poi aveva lavorato nelle nunziature di Washington, del Cairo e di Varsavia. Era diventato poi osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, e da lì era stato richiamato a Roma come sottosegretario per le Relazioni con gli Stati (il viceministro degli Esteri vaticano).
Quindi, gli incarichi da nunzio, prima come osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, quindi come nunzio a Varsavia e infine in Russia.
Parlando con un giornale cuneese in vista della sua nomina, l’arcivescovo Migliore ha parlato della sua esperienza nella Federazione Russa, e in particolare dei rapporti tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica, le quali – ha detto – “rappresentano due storie, due culture, due mondi che per secoli sono andati avanti in parallelo. Se si sono incontrate, è per lo più sul terreno del pregiudizio e della diffidenza reciproca sfociati nella reciproca scomunica, in scaramucce e conflitti”.