Padova , venerdì, 10. gennaio, 2020 18:00 (ACI Stampa).
In una gelida mattina di gennaio, piena di luce e di azzurro, entriamo nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, a Venezia. Questa chiesa è davvero uno scrigno di tesori, la sua bellezza è sempre emozionante e ad ogni visita si rinnova lo stupore di trovarsi in un luogo simile.
Tra i capolavori di Tiziano, di Giovanni Bellini, di Paolo Veneziano, dei Vivarini, di Palma il Giovane - un repertorio di opere che rappresenta davvero una summa della storia dell'arte mondiale - ecco che appare una cappella dedicata a padre Massimiliano Kolbe. Una pala d'altare, incastonata tra le perfette armonie architettoniche della basilica.
Ci fermiamo e contempliamo il ritratto del santo, mentre una lama di luce sfavillante colpisce il quadro e rende l'immagine del santo vivida, quasi fosse in procinto di staccarsi dal muro e di farsi incontro. Allora, in tutta questa bellezza che è un inno al Mistero che si è fatto carne per stare in mezzo a noi, ci viene incontro padre Kolbe, con la sua storia fatta di vocazione, fede, forza, amore senza limiti. Fino al sacrificio di se'. Il santo era un frate minore conventuale, appartenente allo stesso ordine che "regge" la basilica veneziana.
Un santo francescano, un martire, una figura di luce nelle tenebre e nell'inferno di Auschwitz. E anche in questa mattina veneziana così ci appare, una figura di luce tra le ombre, tutte quelle che possono addensarsi in ogni momento della vita e in ogni luogo, persino in una chiesa in cui la fede e la genialità degli uomini hanno prefigurato un'immagine del Paradiso.
Da qualche tempo le Edizioni Messaggero di Padova hanno cominciato a pubblicare le Fonti kolbiane, che intende riproporre tutta l'opera del padre. Vogliamo qui, in particolare, segnalare il primo volume dell'opera, nel quale sono presentate le lettere di san Massimiliano, che rivelano la grandezza del suo pensiero, la sua vocazione missionaria, la sua affettività, il suo mondo interiore delicato ed empatico. Attraversano l'intero arco dell'esistenza del santo e sono rivolte a familiari, frati, autorità ecclesiastiche e collaboratori.