Città del Vaticano , venerdì, 27. dicembre, 2019 12:30 (ACI Stampa).
Papa Francesco scrive ai giovani di Taizé, sottolinea che loro sono “l’adesso di Dio”, e li invita a “scoprire insieme quanto il radicamento nella fede vi chiama e vi prepara ad andare verso gli altri, a rispondere alle nuove sfide delle nostre società, in particolare i pericoli che pesano sulla nostra casa comune”.
Per il tradizionale “incontro europeo” del 2019 (il 42esimo), la comunità di Taizé ha scelto Breslavia, Wroclaw in Polacco. Si incontrano, dunque, nella Breslavia che fu destinazione di un Congresso Eucaristico internazionale, città che fu tedesca e poi divenne polacca, tesa ad Ovest ma popolata dopo la guerra da sfollati dell’Est. La città da dove partì la riconciliazione tedesco-polacca. Tema dell’incontro “Sempre in cammino, mai sradicati”.
L’incontro dura dal 28 dicembre all’1 gennaio, e raduna circa 15 mila ragazzi, provenienti da tutta Europa, polacchi e ucraini su tutti, ma anche ragazzi dal Libano e dal Giappone. Sono giovani che appartengono a tutte le confessioni cristiane, come è tradizione di Taizé, e i giovani saranno ospitati – come tradizione – da famiglie o persone anziane.
Tra i molti messaggi augurali, anche quello di Papa Francesco, con un messaggio firmato dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Nel messaggio, si ricorda quanto scritto nella Christus Vivit, ovvero che “le radici non sono ancore che ci legano ad altre epoche e ci impediscono di incarnarci nel mondo attuale per far nascere qualcosa di nuovo”, ma piuttosto qualcosa che ti porta a cercare nuove sfide.
Per questo, Papa Francesco sottolinea che “cercando con molti altri scoprirete che c’è molta gioia nel mettersi in cammino, a volte, come Abramo, senza conoscere la destinazione in anticipo”.