Vaticano , martedì, 24. dicembre, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Cosa hanno in comune Edvard Munch, Paul Klee, Otto Dix, Max Ernst, Oskar Kokoschka, Umberto Boccioni, Felice Casorati, Giorgio Morandi, Piero Dorazio, Marc Chagall, Joan Miró, Henri Matisse? I segni del Sacro. É questo il senso della mostra che dino la 29 febbraio è allestita nel Braccio Carlo Magno a fianco della Basilica di San Pietro.
Una raccolta di grafica del Novecento nella Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.
Francesca Boschetti, specialista per la grafica della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, che ha curato la mostra, presenta per la prima volta una straordinaria selezione di circa 150 grafiche, prevalentemente inedite, scelte fra le oltre 4000 opere che compongono l’intera raccolta di stampe, incisioni, disegni e fotografie dei secoli XIX e XX delle collezioni vaticane.
La mostra si snoda come una narrazione, lungo quattro linee tematiche: I sentimenti del sacro e dell’umano, Le impronte del reale, Genesi di un’idea e Segno e colore, “un doppio percorso, in cui la fine della mostra può diventare nuovo inizio di una visione ribaltata” spiega la Boschetti.
Si inizia con Joan Miró e il Càntic del Sol di san Francesco d’Assisi del 1975, un inno alla vita e alla creazione in tutte le sue forme, e insieme una lode a Dio per il creato. Solo delle “tracce, segni, impronte del reale e dello spirito, che attraverso il colore si manifestano e aprono la strada al percorso che segue”.