Città del Vaticano , lunedì, 23. marzo, 2015 10:46 (ACI Stampa).
Sabato 23 marzo 2013. E' da poco passato mezzogiorno. Un elicottero con a bordo un vescovo di bianco atterra a Castel Gandolfo. Ad attendere il velivolo sulla pista c'è un altro vescovo vestito di bianco.
Il Pontefice regnante, Francesco, scende dall'elicottero e si avvia con le braccia aperte verso il suo predecessore Benedetto XVI. E' la prima volta che il nuovo Papa incontra chi lo ha preceduto sulla Cattedra di San Pietro. L'emozione è palpabile, il calore umano è intenso.
"Grazie per la sua visita", dice Benedetto a Francesco. "Grazie a lei, Santità!", replica il Papa. La scena si sposta nella cappella del Palazzo Apostolico. Francesco rifiuta l'inginocchiatoio riservato al Pontefice ed invita Benedetto a inginocchiarsi accanto a lui perchè - dice - "siamo fratelli!''.
Terminataa la preghiera, Francesco offre un dono al Papa Emerito. E' l'icona della Madonna dell'Umiltà. "Non conoscevo questo appellativo della Vergine", ammette il Papa che aggiunge: "Mi permetta di dirle una cosa. Appena l'ho vista ho pensato subito a lei, così umile nel suo pontificato. Ci ha dato tanta semplicità e tenerezza, davvero!". "Grazie, che dono. Non dimentichiamo l'umiltà", è la risposta di un commosso Benedetto XVI. Poi tra i due scatta di nuovo un altro abbraccio.
Da quelle storiche - e questa volta l'aggettivo non è certamente fuori luogo - immagini sono passati esattamente due anni. Da quel giorno gli incontri - pubblici e privati - tra Francesco e il suo predecessore si sono moltiplicati. A dimostrazione del fatto che tra i due c'è stima e affetto.