Roma , sabato, 21. dicembre, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Il 1 gennaio si celebra la Giornata Mondiale della Pace che quest’anno giunge alla 53ma edizione. In Italia, a partire dal messaggio del pontefice, un momento di riflessione e una marcia per la pace nazionale nella notte del 31 dicembre: ogni guerra si “rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana”, scrive il papa nel messaggio di quest’anno dal titolo “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. “La guerra comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro, che fomenta il desiderio di possesso e la volontà di dominio. Nasce nel cuore dell’uomo dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo”, aggiunge il pontefice evidenziando che “il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo”.
Quest’anno la città scelta dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, dall’Azione Cattolica Italiana, dalla Caritas Italiana e da Pax Christi è Cagliari. Agli organizzatori si uniscono il Comitato promotore della Marcia della Pace in Sardegna e il Centro di Servizio per il volontariato “Sardegna Solidale”, che per oltre un trentennio hanno proposto tale iniziativa nell’Isola. “Scelta non a caso, perché qui si sente forte il disagio sociale”, ha sottolineato mons. Franco Puddu, vicario generale e coordinatore del comitato organizzatore della Marcia nel presentare l'iniziativa assieme all'arcivescovo emerito di Cagliari e amministratore apostolico Arrigo Miglio (il nuovo arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, nominato recentemente da Papa Francesco, prenderà possesso della diocesi il 5 gennaio, ndr). La Marcia prenderà il via alle ore 17,00 da piazza San Michele: sul cammino ci saranno interventi e testimonianze per giungere presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria dove alle ore 22,00 si terminerà con la Santa Messa presieduta da Miglio. Ma prima la Marcia farà tappa in alcuni luoghi simbolo della città. Tra gli ospiti previsti il vescovo Luigi Bettazzi, don Luigi Ciotti e l’arcivescovo Filippo Santoro, presidente della Commissione Cei.
In vista del Natale, che si celebrerà mercoledì, continuano ad arrivare messaggi dei presuli alle comunità diocesane (di alcuni abbiamo dato nota la scorsa settimana, ndr) e molte le iniziative che vedono i vescovi accanto alle persone più povere e bisognose.
Ieri a Napoli, il card. Crescenzio Sepe ha invitato poveri, senza dimora, immigrati, famiglie indigenti ad un momento di festa nella cattedrale. Iniziative analoghe in tante diocesi.
Forte e sentito è anche il tema del lavoro. La diocesi di Torino ha marciato in prima fila con il popolo dei lavoratori. L’arcivescovo, Cesare Nosiglia sta visitando le fabbriche in crisi e martedì, 24 dicembre, celebrerà la S. Messa della Vigilia di Natale per continuare il percorso di vicinanza, solidarietà e presenza della Chiesa torinese nel mondo del lavoro. La Messa sarà celebrata presso il piazzale antistante all’azienda Ex Embraco, ora Ventures. La diocesi di Torino rivolge un invito particolare ai lavoratori, alle lavoratrici e alle loro famiglie, soprattutto quelle coinvolte nella crisi, per celebrare insieme la nascita di Gesù. Il tempo del Natale è “il momento dell’Incarnazione di Dio nella realtà umana e ricorderemo a tutti noi la venuta del Figlio di Dio attraverso l’immagine della mangiatoia”. L’invito è esteso, oltre che ai lavoratori, alle lavoratrici e alle famiglie della Ventures, a tutte le altre aziende in crisi, in particolar modo quelle incontrate dall’arcivescovo nell’ultimo Biennio ma anche a tutte le amministrazioni pubbliche e istituzioni del territorio metropolitano, alle organizzazioni sindacali in particolare quelle coinvolte direttamente dalle vicende e alla comunità cristiana diocesana.