Città del Vaticano , martedì, 25. agosto, 2015 13:09 (ACI Stampa).
Un padiglione di successo quello della Santa Sede a Expo2015. Quasi 690 mila visitatori di cui 200 mila solo ad agosto.
Il tema “Non di solo pane” è stato sviluppato attraverso diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali ai più innovativi, che dialogano tra di loro: un giardino da custodire, un cibo da condividere, un pasto che educa, un pane che rende presente Dio nel mondo sono i “capitoli” nei quali si organizza il percorso espositivo. Un tema che è occasione di riflessione ed educazione sulla fede, la giustizia, la pace, i rapporti tra i popoli, l’economia, l’ecologia.
Un’onda di storie, sguardi, volti, accoglie il visitatore nella prima parete, la parete fotografica (curata da Lia Beltrami di Aurora Vision in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura e con il Pontificio Consiglio Cor Unum) che presenta in tre sezioni i problemi che incontra l’uomo quando rompe l’alleanza con Dio: conflitti, disequilibrio e de-creazione. 86 scatti, di fotografi professionisti e non, che sono accompagnati da parole che Papa Francesco usa spesso nei Suoi discorsi: “complicità, corruzione, discriminazione, periferie, esclusione, distruzione, possesso, schiavitù…”.
Nella parete opposta all’onda fotografica, tre grandi schermi raccontano la visione cristiana della carità, della condivisione, della solidarietà che diventa fraternità. I tre video, prodotti da Aurora Vision e curati dalla regista Lia Beltrami sono stati girati in Burkina Faso, Ecuador e tra i profughi di Erbil e continuano a suscitare l’interesse dei visitatori che si soffermano a guardare i cortometraggi fino alla fine, fino a quando risuonano le parole del Papa “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”.
Il padiglione della Santa Sede parla ai visitatori anche attraverso l’arte: per i primi tre mesi dell’Esposizione Universale è stata esposta “L’ultima Cena” di Tintoretto (tra il 1561 e il 1562), proveniente dalla Chiesa di San Trovaso a Venezia. Da fine luglio invece si può ammirare, l’arazzo di Rubens “L’istituzione dell’Eucarestia” (1632-1650), proveniente dal Museo Diocesano di Ancona, che rimarrà esposto fino alla fine di Expo.