Città del Vaticano , lunedì, 16. dicembre, 2019 12:46 (ACI Stampa).
Essere un cristiano tiepido, mettere Dio all’angolo e lavarsene le mani è un atteggiamento pericoloso, ed è “come sfidare Dio”, perché se lo facesse Dio “non entreremmo mai in Paradiso. Lo ha detto Papa Francesco nella consueta omelia del mattino di Domus Sanctae Marthae, riportata dai media vaticani.
Gesù guariva, insegnava, faceva miracoli e si attirava l’invidia dei funzionari, che alla fine gli chiedono con quale autorità lui faccia quelle cose, dato che non è né sacerdote, né dottore della legge, né studioso.
Ma Gesù mette “i capi dei sacerdoti all’angolo”, chiede se Giovanni il Battista battezzava con un’autorità che gli veniva dal cielo, cioè da Dio o dagli uomini. E i sacerdoti preferiscono dire che non sanno, seguendo – sottolinea Papa Francesco –“l’atteggiamento dei mediocri, dei bugiardi della fede”.
Dice Papa Francesco:“Non solo Pilato se ne lavò le mani; anche questi se ne lavano le mani. Non entrare nella storia degli uomini, non coinvolgersi nei problemi, non lottare per fare il bene, non lottare per guarire tanta gente che ha bisogno… Meglio di no. Non sporchiamoci”.
Gesù risponde “con la stessa musica”, non risponde, ed è l’atteggiamento dei cristiani tiepidi, come “i discepoli di Emmaus quella mattina della Resurrezione”, i quali “vedono le donne “tutte gioiose perché avevano visto il Signore”, non si fidano, perché le donne “sono troppo fantasiose”, e se ne lavano le mani. Così entrano nella confraternita “di San Pilato”.