Rocca di Papa , sabato, 14. dicembre, 2019 17:00 (ACI Stampa).
Il 14 dicembre di quarant’anni fa, moriva padre Riccardo Lombardi, gesuita, protagonista di una delle pagine più dense della storia della Chiesa (e non solo) della seconda metà del XX secolo.
Nel settembre scorso, il Movimento per un Mondo Migliore, da lui fondato, ha organizzato un convegno per riscoprire la figura del suo fondatore e “rivalutarne la spiritualità e la storicità, che negli ultimi tempi si erano affievolite”, dice il direttore per l’Italia, Silvano Santarelli.
È stata una giornata di studio molto partecipata, sia da coloro che lo avevano conosciuto, sia da coloro che avevano raccolto il suo insegnamento che si era propagato in tutto il mondo cattolico e che ancora prosegue in almeno trenta nazioni.
Tra gli intervenuti, Andrea Riccardi, Maria Voce, Serena Noceti, Gianni La Bella e padre Federico Lombardi, nipote di padre Ricardo e gesuita anche lui. A concludere la giornata il vescovo Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, il quale ha presieduto la celebrazione Eucaristica. nella Basilica di S. Maria in Trastevere.
Il vescovo Russo, nella suaomelia, ha espresso che l’intuizione profetica di Padre Lombardi, nella dinamica della Chiesa, sia al servizio dell’umanità per realizzare il
Regno di Dio sulla terra.
“Un notevole contributo - ha detto il presidente Saltarelli - lo hanno dato le Sue Esercitazioni comunitarie, tratte da quelle individuali di Sant'Ignazio di Loyola, volte ad una fratellanza universale, che ancora oggi, il Movimento le diffonde in una veste più adatta al mondo che sta andando verso una disgregazione spirituale fin troppo evidente. Anche i progetti pastorali elaborati dalle Sue idee scaturite dal Concilio, hanno dato vita a ‘Chiese di popolo’, con rinnovata coscienza collettiva volta al bene comune e che costituisce il termine ‘Spiritualità di comunione’”.