Gerusalemme , giovedì, 12. dicembre, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Sono tante le sfide antropologiche del terzo millennio, frutto degli sviluppi scientifici e tecnologici: dall’intelligenza artificiale alla bioetica, dal dialogo interculturale al rapporto con l’ambiente.
Per riflettere su questi temi ieri e oggi si svolge nel Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme, il convegno internazionale “Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro”, organizzato nell’ambito delle attività di Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma.
“È stata scelta Gerusalemme, come sede del convegno, perché è una città universale, simbolo di incontro tra differenti religioni e culture”, spiega Padre Gonzalo Monzón LC, Direttore dell’Ufficio Formazione Integrale dell'Università Europea di Roma. “I relatori hanno affrontato i vari temi da una prospettiva interdisciplinare: scientifica, filosofica, giuridica, storica, economica e teologica. Lo spirito che caratterizza il convegno è quello del dialogo, dell’ascolto e dell’accoglienza dei vari punti di vista, per cercare di tracciare un’immagine della realtà contemporanea in relazione alle nuove sfide etiche e antropologiche”.
“Il dialogo aiuta a prendere coscienza di quella fraternità universale che ci consente di riconoscerci parte di un'umanità comune, proprio a confronto con la diversità”, ricorda il Prof. Alberto García, relatore del convegno e Direttore della Cattedra UNESCO in Bioetica e Diritti Umani, stabilita nell’Università Europea di Roma e nell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
“La nostra epoca risulta essere caratterizzata da una crescente innovazione tecnologica che si sta diffondendo in tutti gli ambiti della nostra vita”, ha ricordato Claudio Bonito, Vice Coordinatore e docente del Master in Consulenza Filosofica e Antropologia Esistenziale presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.