Città del Vaticano , lunedì, 9. dicembre, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Se Papa Francesco ha sviluppato la devozione per Pietro Favre (tanto da autorizzarne la canonizzazione equipollente), se Papa Francesco parla di meticciato; se Papa Francesco guarda con interesse e attenzione ai popoli indigeni, tutto questo si deve all’influenza di padre Miguel Angel Fiorito. I suoi Escritos sono ora pubblicati da Civiltà Cattolica, in cinque volumi curati da padre Luis José Narvaja. E Papa Francesco, in una prefazione densa di amore per il suo maestro, ne descrive i tratti in maniera ammirata, sottolineando soprattutto che “tra la bandiera di Cristo e quella di Satana, scelse quella di Nostro Signore”.
La prefazione è solo uno dei segni di attenzione per Padre Fiorito. La raccolta sarà presentata il prossimo 13 dicembre presso la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù, in un giorno simbolico, perché segna il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di Papa Francesco. Il Papa celebrerà una messa con i cardinali presenti a Roma la mattina alle 7, ma la sera sarà proprio alla sede della compagnia, per presentare questo volume, ma soprattutto presentare padre Fiorito, avviando così anche il calendario di celebrazioni per i 170 anni di Civiltà Cattolica 1850 – 2020).
Già la prefazione è densa di ricordi personali, come quella della biblioteca di padre Fiorito, che aveva una parte dedicata a faldoni tematici, che lui si avventurava a cercare “salendo pericolosamente su una scala”. Ma, soprattutto, è piena di ammirazione per il maestro, e in particolare per il suo modo di predicare e portare avanti gli esercizi spirituali. Con la consapevolezza che padre Fiorito “aveva un naso speciale per sentire il cattivo spirito, sapeva smascherarlo per i suoi frutti cattivi. Fu un uomo di combattimento contro un solo nemico: il cattivo spirito, satana, il demonio, il tentatore, l’accusatore, il nemico della nostra naturalezza umana”.
Ricordando San Pietro Favre, Papa Francesco spiega che “saper ricevere e saper comunicare sono due cose distinte ed entrambe richiedono una grazia”, e che entrambe erano grazie di padre Fiorito.
Il quale, aggiunge, portava con sé “la vitalità di un pensiero che va a creare una scuola, che significa che c’è un pensiero comune e tutti i pensieri possono svilupparlo seguendo lo spirito del Maestro con libertà e creatività”.