Città del Vaticano , venerdì, 6. dicembre, 2019 13:30 (ACI Stampa).
La Cassa Nazionale del Notariato, ente di previdenza dei notai, compie cento anni e Papa Francesco gli accoglie in una udienza, chiedendo ai notai di aiutare la società a diventare più umana.
Nel suo discorso, Papa Francesco ricorda che questa cassa di previdenza ha la doppia finalità di “assicurare un assegno supplementare ad ogni notaio in esercizio” e “sovvenire i notai in pensione e le loro famiglie che si trovano in condizioni di particolare necessità”, due aspetti che si ispirano al principio di solidarietà, cui si aggiungono attività di assistenza e formazione.
Papa Francesco incoraggia a conservare “le linee di mutuo sostegno”, sottolinea che “in un contesto sociale segnato sempre più dal desiderio di gareggiare nell’autostrada del profitto, che obbliga a marciare sempre nella corsia del sorpasso, voi siete chiamati ad esercitare il vostro ruolo in spirito di autentico servizio”.
I notai devono rappresentare, per Papa Francesco, il sigillo dell’equilibrio e della ponderatezza, “e quindi in ultima analisi della giustizia,” con la sfida di aiutare “la società a diventare più umana, mettendovi in ascolto e avvicinando il vostro sapere a tutti. Si tratta di farsi mediatori tra la legge e le esigenze socio-economiche con il rigore che è proprio del notaio, fornendo una corretta applicazione delle norme, ma anche mediante la cura attenta delle aspettative della gente e del loro bisogno di certezze e di tutele”.
Papa Francesco sottolinea anche che il notaio “per essere coerente con la sua professione, si sforzerà di nutrire una sincera sensibilità per la dignità e i diritti delle persone che a lui si rivolgono; non mancherà di difendere come principi irrinunciabili tutto ciò che è giusto e tutto ciò che è vero; senza dimenticare la carità, virtù principale e necessaria nelle relazioni interpersonali”.