Città del Vaticano , mercoledì, 4. dicembre, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Aveva già salutato Papa Francesco in udienza generale un paio di settimane fa. Ma Takele Uma Banti, sindaco di Addis Abeba, è ritornato a Roma, dove ha trascorso dei giorni di incontri per cercare appoggi, anche economici, per il suo piano case e per i suoi progetti per la capitale. E torna a salutare Papa Francesco, anche per parlare dell’Università Cattolica in Etiopia.
Non a caso, è accompagnato dall’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, che è stato nunzio in Etiopia dal 1997 al 2003 e che è stato colui che ha lavorato per primo alla costituzione di Università Cattolica Etiope.
Una università che fu stabilita su esplicita richiesta di Meles Zenawi, allora primo ministro di Etiopia, a Giovanni Paolo II. Era il 1997.
L’accordo per la costituzione dell’Università Cattolica di Etiopia aperta a tutti gli studenti di ogni provenienza e credo è stato siglato nel settembre del 2005, e già il 30 novembre 30 novembre 2005 ha donato 60 ettari di terreno alla Chiesa cattolica alla periferia della capitale per edificare la nuova università, che si chiama “Ethiopian Catholic University of St. Thomas Aquinas (ECUSTA).
La prima pietra dell’università fu posta il 27 gennaio 2007 dal presidente Girma Wolderghiorghis di Etiopia. L’università è finanziata anche grazie all’appoggio della Conferenza Episcopale Italiana,. Il primo corso di laurea di ECUSTA è cominciato nel 2008: si tratta di un corso di laurea quadriennale per tecnici di laboratorio medico. Attualmente, l’università è ospitata in un edificio messo a disposizione dall’arcivescovado di Addis Abeba.