Città del Vaticano , sabato, 30. novembre, 2019 12:35 (ACI Stampa).
"Mi piace vedere nel vostro impegno quotidiano la bellezza in azione. Una bellezza formata dalla condivisione di tanti piccoli gesti. Mi viene in mente l’arte del mosaico, in cui tanti tasselli vanno a integrarsi per formare un’immagine più grande. Visti da vicino, quei pezzettini di pietra sembrano non avere significato, ma insieme creano una visione stupefacente". Papa Francesco, in Aula Paolo VI, incontra i partecipanti all’Incontro mondiale “Io posso”, progetto promosso dalla FIDAE ed ispirato all’Enciclica del Papa Laudato si’, che si svolge dal 26 al 30 novembre a Roma.
Francesco inizia così il suo discorso: "Nella nostra tradizione ebraica e cristiana, bellezza e bontà sono legate, sono inseparabili. Il termine buono in ebraico ha un valore molto esteso e si può tradurre non solo come buono ma anche come armonioso. Si tratta di un’armonia polifonica, fatta di bellezza, di bontà e di condivisione. Il creato ci stupisce per il suo splendore e per la sua varietà e, nello stesso tempo, ci riporta con i piedi per terra, facendoci comprendere quale sia il nostro ruolo nel mondo di fronte a tanta grandezza".
Per Francesco nelle Sacre Scritture, "c’è una strettissima relazione tra bello e buono, tra bellezza e bontà intesa come servizio per gli altri". "Siamo di fronte a una chiave dell’universo, da cui dipende anche la sua sopravvivenza: questa chiave è il disegno di alleanza di Dio. Si tratta di riconoscere l’intenzione che c’è scritta nella bellezza del creato, cioè il desiderio del Creatore di comunicare, di offrire un meraviglioso messaggio a chi lo può interpretare, cioè noi esseri umani", commenta Francesco.
"Voi avete capito che io posso deve diventare noi possiamo insieme - dice Papa Francesco - Insieme è più bello e più efficace!". Francesco ribadisce ai piccoli il concetto di stare insieme: con gli insegnanti, con i genitori.
"Insieme ci stiamo preparando al Patto Globale sull’Educazione e all’evento che avverrà a Roma il prossimo 14 maggio 2020. Siamo tutti chiamati a costruire un villaggio globale dell’educazione”, questo il cuore dell'Udienza di oggi.