Città del Vaticano , giovedì, 28. novembre, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Si è preparata all’incontro con Papa Francesco con una visita alla Cattedrale di San Pietro e Paolo a Tallinn e una conversazione con il vescovo Jourdan. Oggi, la presidente di Estonia Kersti Kaljulaid è stata da Papa Francesco e poi in Segreteria di Stato, a rafforzare i rapporti e ricordare la visita del Papa, avvenuta il 25 settembre 2018.
Il colloquio riservato è durato 40 minuti, con l’ausilio di un interprete che ha tradotto dall’inglese del presidente e dall’italiano di Papa Francesco. Ma c’è stata anche una piccola conversazione fuori dal contesto ufficiale e riservato.
Al momento dello scambio dei doni, la presidente estone presenta a Papa Francesco una scultura di due mani giunte e aperte, che si protendono verso i più piccoli. “Rappresenta un po’ la nostra conversazione”, dice a Papa Francesco. E aggiunge: “In Estonia, questo è un simbolo di santità”. Papa Francesco, di rimando, commenta: “L’Estonia è un popolo di sognatori, pieno di poesia”.
Quindi, Papa Francesco dona un mosaico della Fabbrica del Mosaico di San Pietro, che rappresenta la ricostruzione della basilica nel 1545 e la solita pila di documenti. Per prima cosa, questa volta, dà la dichiarazione sulla Fraternità Umana firmata da lui ad Abu Dhabi con il Grande Imam di al Azhar, ricorda che è stato oggetto della conversazione privata e sottolinea che “dobbiamo andare avanti su questo concetto della fratellanza umana”. Quindi, il messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2019 e quella che Papa Francesco chiama sempre scherzando “una biblioteca”, ovvero cinque documenti del Pontificato che ritiene fondamentali: le esortazioni Evangelii Gaudium, Amoris Laetitia, Christus Vivit e Gaudete et exsultate e l’enciclica Laudato Si. “La più importante per me è quella della custodia del creato”, sottolinea Papa Francesco.
Ed è qui che comincia un nuovo scambio, perché Papa Francesco continua a sottolineare che il tema è importante, e, già lontano dalla scrivania con i doni, sottolinea che il Vaticano ha recuperato sei tonnellate di plastica. La presidente risponde citando un problema dello scioglimento dei ghiacciai, e Papa Francesco rimarca che è anche quello un problema del “riscaldamento globale” e che si deve andare avanti su questo”.