Bose , mercoledì, 27. novembre, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Si chiama “Primato e Sinodalità nel secondo millennio ed oggi” il documento allo studio della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa ortodossa. Il comitato di coordinamento della commissione si è riunito a Bose dall’11 al 15 novembre, co-presieduto dal Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e dell’arcivescovo Job di Telmessos, che rappresenta il Patriarcato ecumenico presso il Consiglio ecumenico delle Chiese.
Lo scorso anno, si era anche discusso sull’opportunità di continuare gli incontri, dato che il Patriarcato di Mosca aveva ritirato la partecipazione dalla commissione a seguito dello “scisma ortodosso” in Ucraina. Ma si è deciso di continuare, considerando che ci sono anche altre defezioni, alcune storiche, come quella della Chiesa Ortodossa di Bulgaria, che non ha mai partecipato.
Durante i quattro giorni, si è – si legge in un comunicato – “nuovamente esaminato un progetto di documento” su Primato e Sinodalità nel secondo millennio ed oggi, e che ci sarà un nuovo incontro del Comitato di Coordinamento nel 2020.
L’ultimo documento della Commissione Mista di Dialogo Teologico Cattolico – Ortodossa era stato pubblicato dopo l’incontro di Chieti, in centro Italia, nel settembre 2016, e riconosceva un primato alla sede di Roma nel Primo Millennio,che esercitava, in un contesto di sinodalità, alcune prerogative come la cooperazione del riconoscimento di un Concilio come ecumenico o la possibilità di ricevere appelli.
Dopo l’incontro di Chieti c’è stato un incontro del comitato di coordinamento a Leros, in Grecia, dal 5 al 9 settembre 2017. Durante l’incontro, si è deciso di stilare un documento sul tema Verso l’unità nella fede: questioni teologiche e canoniche. Qundi, si era rimandato ad un altro incontro del comitato di coordinamento, da svolgere entro il 2018. Questo ha avuto luogo a Bose, proprio nel periodo in cui la questione dell’autocefalia ucraina entrava nel vivo.