Sao Paulo , sabato, 23. novembre, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Padre Donizetti è “un discepolo di Gesù in costante cammino”, un “anticipatore dei diritti dell’uomo” cresciuto alla scuola della Rerum Novarum e della Dottrina Sociale di Leone XIII. Il Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, tratteggia così le caratteristiche del nuovo beato.
A Tambaù, in Brasile, il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi celebra la Messa durante la quale si ascrive padre Donizetti Tavares da Lima al registro dei beati. Brasiliano dello stato di Minas Gerais, nato nel 1882 da un avvocato e una professoressa, entrò in seminario a 12 anni, quindi passò nel collegio Giovanni Soares. Nel 1900 iniziò il corso preliminare della facoltà di diritto e nel 1903 intraprese studi filosofici e teologici in preparazione al sacerdozio.
Fu ordinato sacerdote nel 1908, destinato alla parrocchia di San Gaetano nella diocesi di Porto Alegre, dove fu incardinato per poco, fin quando non fu trasferito alla diocesi di Campinas. Nel 1909, ancora un cambio di diocesi, questa volta per andare a servire come parroco a Varge Grande do Sul, dove ebbre grande impatto sulla città.
Nel 1926 viene nominato parroco della chiesa di Sant’Antonio a Tambaù. E lì condivide i problemi della gente e diviene sempre più conosciuto, perché gli vengono attribuiti numerosi prodigi.
Erano in migliaia ad assistere alle benedizioni. L'ultima benedizione di Padre Donizetti ha avuto luogo il 30 maggio 1955 ed è uno degli eventi più noti della sua vita. Negli Anni Cinquanta, c’erano oltre 20 mila persone che andavano a Tambaù ogni giorno in cerca di benedizioni, ed era difficile per la città, di soli 7 mila abitanti, ricevere così tanti pellegrini e c’era il rischio di pellegrini. Quel giorno, arrivarono in 200 mila, si arrampicarono su alberi e tetti che circondavano la piazza della Chiesa, piansero, mentre migliaia di candele furono accese. Fu per questo che le benedizioni furono sospese.