Città del Vaticano , sabato, 23. novembre, 2019 12:30 (ACI Stampa).
Ci sono anche due rappresentanti delle popolazioni indigene e una suora tra i membri del Consiglio Speciale per il Sinodo per la regione panamazzonica. Sono tutti di nomina papale. Mentre tra i membri eletti dal Sinodo spicca il Cardinale Claudio Hummes, che ne è stato relatore generale, e il Cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, che del Sinodo è stat presidente delegato.
Al termine dei Sinodi speciali, è prassi nominare un consiglio post-sinodale che valuti l’attuazione delle conclusioni dell’assemblea. Quello che fa seguito al Sinodo speciale per la Regione Panamazzonica è costituito da 16 membri, 13 eletti direttamente dall’assemblea e tre di nomina papale.
Spicca, tra i quattro nominati da Papa Francesco, la presenza di rappresentanti della popolazione indigena: Patricia Gualinga, leader indigena della difesa dei diritti umani delle comunità Kichwa di Saravaku (Ecuador); e Delio Siticonatzi Camaiteri, membro del popolo Ashaninca, gruppo etnico amazzonico del Perù. C’è anche una suora, Laura Vicuña Pereira Manso, che è agente di pastorale presso il popolo di Karipuna.
I membri eletti dal Sinodo rispecchiano un po’ il dibattito e il peso dei partecipanti all’assemblea. Detto del Cardinale Claudio Hummes, che è presidente della REPAM, c’è anche il Cardinale Barreto, che come il cardinale Hummes era già nel gruppo di lavoro che ha preparato il sinodo e ne ha scelto il tema: gesuita, vicepresidente della REPAM e della Conferenza Episcopale Peruviana. La sua diocesi di Huancayo è molto attiva nell’impegno per i più deboli e per la preservazione dell’ambiente.
Dal Brasile vengono l’arcivescovo Alberto Taivera Correa di Belem do Parà, l’arcivescovo Roque Paloschi di Porto Velho, e l’arcivescovo Erwin Krautler, austriaco di origine, prelato emerito di Xingu, Brasile. Quest’ultimo è stato uno dei motori ideologici del sinodo, favorevole a viri probati e a donne sacerdote.