Bangkok , venerdì, 22. novembre, 2019 7:00 (ACI Stampa).
L'incontro con i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i catechisti di Bangkok è il primo impegno del terzo giorno del Pontefice in terra thailandese. Il Papa viene accolto nella Parrocchia di San Pietro, di fronte al Santuario del Beato Nicolas Bunkered Kitbamrung, primo sacerdote martire thailandese.
Un santuario moderno, che include anche un museo che commemora l'eroica vita del Beato e il suo grande contributo alla comunità cristiana thailandese. Il Papa , alle ore 10 di Bangkok e 4 della mattina di Roma, viene accolto all'ingresso della Chiesa di San Pietro dal Parroco. Il Pontefice depone dei fiori davanti a San Pietro e successivamente ascolta le testimonianze del Vescovo Responsabile dei Religiosi, Monsignor Jose Pradhan Sridarunsil e di una religiosa, Benedetta Donoran.
La Parrocchia di San Pietro è stata fondata nel 1840. Originariamente in bambù , la posa della prima pietra risale al 1880. Nel 1989 la parrocchia è stata nuovamente restaurata a seguito di un incendio.
Papa Francesco inizia il suo discorso in spagnolo alla comunità religiosa thailandese: “Desidero che le mie prime parole con voi siano un ringraziamento a tutti i consacrati che con il silenzioso martirio della fedeltà e della dedizione quotidiana sono stati fecondi. Non so se sono arrivati a poter contemplare o a gustare il frutto dei loro sacrifici, ma senza dubbio sono state esistenze capaci di generare. Sono state promessa di speranza”.
Francesco fa a tutti i presenti un’importante domanda: “Come coltivare la fecondità apostolica?” Francesco prende spunto dalla testimonianza di Benedetta: “Tu ci hai parlato di come il Signore ti ha attratto per mezzo della bellezza. È stata la bellezza di un’immagine della Vergine che, con il suo sguardo speciale, è entrata nel tuo cuore e ha suscitato il desiderio di conoscerla di più: Chi è questa donna? Non sono state le parole, idee astratte o freddi ragionamenti. Tutto è iniziato da uno sguardo bello che ti ha affascinato. Quanta sapienza nascondono le tue parole! Ridestare alla bellezza, alla meraviglia, allo stupore capace di aprire nuovi orizzonti e di suscitare nuovi interrogativi. Una vita consacrata che non è in grado di aprirsi alla sorpresa è una vita che è rimasta a metà strada”.