Bangkok , giovedì, 21. novembre, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco incontra il personale medico del St.Louis Hospital a Bangkok. Incontra circa 700 persone tra medici, infermieri e personale infiermieristico. E infine, abbraccia anche i malati.
"Per me è una benedizione assistere, in prima persona, a questo prezioso servizio che la Chiesa offre al popolo thailandese, specialmente ai più bisognosi". E in effetti, il St. Louis è un ospedale privato senza scopi di lucro fondato dall'allora arcivescovo Louis Vey e oggi è gestito da professionisti altamente specializzati, infermieri e ricercatori che si avvalgono di sofisticate apparrecchiature sanitarie offrendo assistenza a pazienti ricoverati ed esterni.
Il Papa - alle ore 11.15 di Bangkok e ore 05.15 di Roma - viene accolto all'ingresso dell'edificio Ruamchitpientham dal Cardinale Arcivescovo di Bangkok, dal Direttore dell'Ospedale e dalla religiosa responsabile del personale infiermieristico. "Saluto con affetto le Suore di San Paolo di Chartres, come pure le altre religiose qui presenti, e vi ringrazio per la silenziosa e gioiosa dedizione a questo apostolato", continua ancora il Papa nel suo saluto.
Il motto dell'ospedale di Bangkok viene ricordato da Papa Francesco: "Ubicaritas, Deus ibi est”, “Dove c’è carità, lì c’è Dio”. "Voi compite una delle più grandi opere di misericordia - commenta Papa Francesco - poiché il vostro impegno sanitario va ben oltre una semplice e lodevole pratica della medicina. Tale impegno non può ridursi solo a realizzare alcune azioni o determinati programmi, ma dovete andare al di là, aperti all’imprevisto. Accogliere e abbracciare la vita come arriva al Pronto Soccorso dell’ospedale per essere trattata con una pietà speciale, che nasce dal rispetto e dall’amore per la dignità di tutti gli esseri umani".
Papa Francesco riconoce la difficoltà di questo lavoro: "So che a volte il vostro servizio può essere pesante e stancante; vivete in mezzo a situazioni estreme, e ciò richiede che possiate essere accompagnati e assistiti nel vostro lavoro. Da qui l’importanza di sviluppare una pastorale della salute in cui, non solo i pazienti, ma tutti i membri di questa comunità possano sentirsi accompagnati e sostenuti nella loro missione".