Città del Vaticano , mercoledì, 20. novembre, 2019 17:00 (ACI Stampa).
“ Posso ribadire che Giovanni Paolo II si riposava solo camminando in montagna, perché nelle sue giornate non ha mai badato a risparmiare le forze e tantomeno a recuperare le ore le ore di riposo notturno che regolarmente saltava”. La frase è scritto nel libro “ Papa Wojtyła e il Generale” che raccoglie i ricordi di Enrico Marinelli per anni, dall’ 1985 al 1999, il Prefetto della Polizia italiana che si è occupato della sicurezza del Papa.
Aveva 87 anni Enrico Marinelli e il 16 novembre scorso è spirato ad Isernia. La sua è una storia di amicizia con Karol Wojtyła. I funerali si sono svolti lo scorso 18 novembre nella chiesa di Sant’Amico di Agnone, l’ultimo saluto.
Ad Agnone, il suo paese, nelle famose fonderie Marinelli aveva anche portato il suo “amico” Papa, quello per il quale organizzava non solo la sicurezza come Prefetto delle Polizia di Stato, ma anche quelle passeggiate in montagna che facevano “riposare” Giovanni Paolo II.
Per capire come è nata questa amicizia basta sfogliare questo libro di memorie.
Giovanni Paolo II “ non era preoccupato per la sua sicurezza, poiché ha sempre apprezzato la mia disponibilità- scrive Marinelli- e il fatto che mi assumessi in prima persona tutte le responsabilità connesse con il servizio prestato, mentre in più occasioni manifestava a me ed ai collaboratori più stretti qualche riserva sulla opportunità delle sue piccole e limitate uscite dal Vaticano, essendo convinto che queste sue “vacanze” non fossero condivise, non soltanto da alcuni autorevoli esponenti della Curia Romana, ma anche, e questo costituiva il suo cruccio più forte, da parte dei fedeli. Per quanto riguarda questi ultimi, però, non era proprio così, tutt’altro”.