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Papa Francesco e il presidente di Cipro, la collaborazione su dialogo e accoglienza

L'udienza del Papa che ha ricevuto l'invito a visitare Cipro

Papa Francesco e il Presidente di Cipro  |  | AA/ Aci Group
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Poco più di venti minuti per il colloquio tra il presidente di Cipro e Papa Francesco questa mattina.

Il Papa e il presidente hanno avuto come interprete un seminarista del Pontificio Collegio greco. La aspettiamo in visita a Cipro” ha detto Nikos Anastasiades e Francesco ha risposto: “la prossima volta ci incontreremo a Cipro”.

Lo scambio dei doni è stato il momento pubblico più significativo. Il Presidente ha donato al Papa un completo di tre oggetti in argento fatti dagli artigiani di Cipro con un bruciatore e un piccolo vaso per l’acqua di Rose. Un oggetto che si usa nelle grandi feste religiose usando le foglie di ulivo, segno di pace.

Il Papa ha donato al Presidente una incisione che riproduce la basilica di San Pietro nel 1545 durante la costruzione, ma soprattutto i tesi dei documenti pubblicati “ la mia biblioteca” ha detto scherzando il Papa.

In particolare il testo del Documento della Fratellanza Universale firmato ad Abu Dhabi. “Grazie lo metterò sulla mia scrivania da lavoro e così potrò attingere pensieri. Anche per noi è fondamentale lavorare per il dialogo”.

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Il presidente ha incontrato anche come di prassi il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. “Sono stati evocati i buoni rapporti esistenti fra la Santa Sede e la Repubblica di Cipro- si legge nel comunicato ufficiale della Sala Stampa vaticana- e si è parlato della situazione interna, con particolare riferimento all'auspicata ripresa dei colloqui finalizzati a favorire il processo di riunificazione. Sono stati, inoltre, trattati alcuni argomenti di mutuo interesse, quali l'accoglienza dei rifugiati e le sfide ad essa collegate, la libertà religiosa e i diritti delle minoranze.

Infine, ci si è soffermati sulla situazione nel Mediterraneo orientale e nell'intera Regione, evidenziando la necessità di promuovere la pace e la stabilità attraverso il dialogo e il negoziato, nel rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale”.

Il Presidente in carica dal 2013 ha una posizione politica che promuove la unificazione in una forma di confederazione.