Atene , martedì, 19. novembre, 2019 11:00 (ACI Stampa).
Si è concluso il viaggio in Grecia del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
Tra i tanti appuntamenti di rilievo, si staglia l’incontro con Sua Beatitudine l’Arcivescovo Ieronymos, Arcivescovo di Atene e Primate della Chiesa Ortodossa di Grecia. Tra i tanti temi affrontati vi è stato quello dei rifugiati che vengono accolti nella Repubblica Ellenica. “Solo chi non ama la vita può rimanere cieco di fronte a questi drammi e a queste sfide”, ha detto Ieronynos.
Nell’omelia pronunciata nella Cattedrale di Atene durante la Messa per la Comunità Cattolica, il Cardinale Sandri ha parlato della figura dell’Apostolo Paolo “esempio e modello del cristiano che è chiamato a vivere la missione evangelizzatrice. Papa Francesco - ha ricordato il porporato - ha voluto ricordare che essa non è prerogativa dei consacrati o di coloro che partono ad Gentes, ma è compito di ogni battezzato nella vita quotidiana, secondo il carisma e la vocazione propria di ciascuno”.
Raggiunta l’isola di Syors, il Cardinale Sandri ha celebrato la Messa presso il Santuario della Madre di Dio a Faneromeni. Qui il Prefetto ha invocato il Signore affinchè “siano veloci i passi che ci condurranno verso la piena unità visibile con i fratelli della Chiesa Ortodossa anche qui in Grecia, ed impegniamoci affinchè nelle nostre opere risplenda quella luce posta nel nostro cuore il giorno del Battesimo, ed essa illumini i cuori di tutti perché lo riconoscano come un Sacramento di Cristo”.
Nella tappa conclusiva a Salonicco, il Cardinale Sandri ha incontrato i Sacerdoti, Religiosi e Religiose del Vicariato. “La mia parola - ha detto il presule - vuole essere anzitutto quella di gratitudine e di incoraggiamento, per la vostra presenza e il vostro servizio di evangelizzazione e carità, che manifesta il volto della Chiesa Cattolica in Grecia”. Il Cardinale Sandri ha infine chiesto di “pregare per la pace a Gerusalemme, a Gaza, a Betlemme e in altre zone degli Stati di Israele e Palestina, in Siria, in Iraq, e in tanti altri luoghi della storia della nostra salvezza, che non è un fatto del passato, ma qualcosa che ci coinvolge anche ora. Cristo è lo stesso ieri, oggi e nei secoli”.