Vienna , martedì, 19. novembre, 2019 17:00 (ACI Stampa).
L’holodomor è il “genocidio per fame” attuato negli anni Trenta del secolo scorso contro il popolo ucraino su ordine di Stalin. Mentre tutti lo negavano, una voce si levò in Europa per denunciarlo e portare aiuti: era quella del Cardinale Theodor Innitzer, arcivescovo di Vienna. Durante un viaggio in Austria, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha ricordato la figura del Cardinale Innitizer. E ha consegnato al suo successore, il cardinale Christoph Schoenborn, la medaglia Andriy Sheptytsky, il più alto riconoscimento della Chiesa Greco Cattolica Ucraina stabilito dalla plenaria del sinodo che si è riunito a settembre 2018.
Il Cardinale Schoenborn è il primo a ricevere la medaglia intitolata al metropolita che guidò la Chiesa Greco Cattolica Ucraina dal 1901 al 1944. Il sogno, per la Chiesa Greco Cattolica Ucraina, sarebbe la beatificazione del metropolita, che incarnò il sogno di una Chiesa globale. Fu il metropolita Sheptytsky ad avviare gli incontri a Roma del Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, e a considerarla nell’ambito di un contesto universale, più che particolare.
La cerimonia di premiazione è avvenuta il 12 novembre a Vienna. Non solo. Una targa dedicata al Cardinale Innitzer è stata svelata nel palazzo arcivescovile a Vienna.
Il Cardinale Innitzer nel 1933 aveva stabilito il “Comitato di Assistenza all’Ucraina”, unico tra i leader religiosi, levando la sua voce in difesa degli ucraini che stavano letteralmente morendo di fame per decisione di Stalin.
Tra il 1932 e il 1933, infatti, Stalin fece in modo che l’Ucraina, allora definito granaio di Europa, non avesse approvvigionamenti di cibo, con lo scopo di sottomettere la popolazione ucraina rurale. Il bilancio di morte causato da questa carestia è impressionante: solo nella primavera del 1933, si stima siano morte 17 persone al minuto, 1000 l’ora, quasi 25 mila al giorno. La maggior parte delle vittime erano bambini.