Roma , sabato, 9. novembre, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Domenica prossima, 17 novembre, si celebrerà, su iniziativa di Papa Francesco, la terza Giornata Mondiale dei Poveri. Per l’occasione il papa ha scritto un messaggio sul tema “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”.
Ma chi è il povero nelle parole di Papa Francesco? “È colui che, nella sua mancata autosufficienza, si rende conto di essere totalmente dipendente dagli altri . È colui che si percepisce ‘carente’ e tale carenza può essere colmata solo dagli altri. Ma nessun uomo può dirsi pienamente autosufficiente da poter fare a meno degli altri!”, scrive in una lettera l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone sottolineando che il povero, dunque, è “ogni uomo che per vivere e per essere pienamente se stesso ha bisogno dell’altro. Come il Padre senza il Figlio e lo Spirito sarebbe eternamente povero, così ogni uomo senza fratelli è privo del necessario per vivere
autenticamente da uomo”.
“È bene che anche noi, porzione del popolo di Dio che è in Catanzaro-Squillace, sollecitati dall’invito del Santo Padre, riflettiamo e ricordiamo che la promozione dei poveri, anche sociale ed economica non è soltanto un impegno esterno all’annuncio del Vangelo, ma vi si gioca la credibilità stessa della comunità cattolica”. E sabato prossimo la diocesi inaugurerà un altra sede dell’Oasi di Misericordia “espressione di una nuova fase” relativa al “progetto estrema povertà”. E poi tutti a fare qualcosa per i poveri in ogni parrocchia e offrire “UN BOCCONE” (un cesto di viveri a lunga scadenza, un’offerta in denaro, etc.) all’Oasi della Misericordia, l’invito del presule.
Anche nelle carceri italiane sono presenti i poveri, gli emarginati, gli scartati, i senza voce, bisognosi di essere accolti”, scrive don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane, in una lettera a cappellani, diaconi, religiosi, religiose e volontari delle carceri, in occasione della Giornata aggiungendo che in questo giorno, “per desiderio di Papa Francesco, la Chiesa tutta è invitata ad avere un’attenzione particolare verso i poveri, a risvegliare le coscienze verso le tante ingiustizie subite, avendo presente che ‘l’ingiustizia è la radice perversa della povertà’” e invitando a “non fermarsi solo alle necessità materiali, ma di avere anche un’attenzione spirituale”, perché “i poveri prima di tutto hanno bisogno di Dio”, ma anche “delle nostre mani per essere risollevati, dei nostri cuori per sentire di nuovo il calore dell’affetto, della nostra presenza per superare la solitudine”.
Martedì scorso al collegio Santa Chiara di Alessandria, alla presenza del vescovo, Guido Gallese e padre Daniele Noè, la Caritas diocesana ha presentato il report annuale che precede di pochi giorni la Giornata Mondiale dei Poveri. “Il compito della Chiesa, al giorno d'oggi, è quello di non guardare ai poveri esclusivamente in quella che è una dimensione meramente economica – ha detto il vescovo Gallese - ma di ritrovare in loro quella profondità spirituale in cui dimora una grande bellezza interiore. Tali valori si possono riscoprire stando al loro fianco quotidianamente”. E domenica l’inaugurazione di nuovo servizio docce a disposizione dei più bisognosi.