Roma , giovedì, 20. agosto, 2015 9:00 (ACI Stampa).
I “germi di una terza guerra mondiale” scaturiscono da un “terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio” e che si stanno insinuando “nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa”; “sta alla nostra responsabilità fermarla”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Matterella riprende un concetto più volte espresso da Papa Francesco, secondo cui è in atto una “terza mondiale a pezzi”. Nel messaggio al Meeting di Rimini, in programma dai prossimi giorni, il Presidente lancia un monito al Vecchio Continente: “L’Europa ha il compito di grande rilievo perché il dialogo tra le religioni monoteiste può svilupparsi già all’interno delle nostre società, divenute plurali e multietniche”. Ma si rivolge anche ai semplici cittadini: “Sta a noi prosciugare l’odio, far crescere la fiducia e la cooperazione, mostrare i vantaggi della pace”, le parole del Capo dello Stato.
Nel Messaggio agli organizzatori dell’evento riminese, ampi passaggi dedicati all’immigrazione, terrorismo e corruzione.
“Personalismo e solidarietà - ha sottolineato -, valori che si trovano alla base della nostra Costituzione, hanno bisogno di essere continuamente realizzati. E chi lo fa con generosità, accresce anche agli anticorpi per affrontare le difficoltà che si presentano nelle diverse stagioni”.
“L’umanità che mostreremo nell’accogliere i profughi disperati, l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di esseri umani saranno il modo con il quale mostreremo al mondo la qualità della vita democratica”, ha scritto Mattarella.