Città del Vaticano , domenica, 3. novembre, 2019 12:13 (ACI Stampa).
“Il primo sguardo non è di Zaccheo, ma di Gesù, che tra tanti volti che lo circondano da vicino, cerca proprio quello”.
Così Papa Francesco ha commentato oggi il passo del Vangelo proposto oggi dalla liturgia, l’incontro di Zaccheo con Gesù.
“Lo sguardo misericordioso del Signore ci raggiunge prima che noi stessi ci rendiamo conto di averne bisogno per essere salvati. E con questo sguardo del divino Maestro comincia il miracolo della conversione del peccatore di Gerico”.
Il Papa ricorda che nei confronti dei peccatori “il disprezzo e la chiusura” non fanno che “isolarlo e indurirlo nel male che compie contro sé stesso e contro la comunità. Invece Dio condanna il peccato, ma cerca di salvare il peccatore, lo va a cercare per riportarlo sulla retta via. Chi non si è mai sentito cercato dalla misericordia di Dio, fa fatica a cogliere la straordinaria grandezza dei gesti e delle parole con cui Gesù si accosta a Zaccheo”.
Invece “l’accoglienza e l’attenzione di Gesù nei suoi confronti portano quell’uomo a un netto cambiamento di mentalità: in un attimo si rende conto di quanto è meschina una vita tutta presa dal denaro, a costo di rubare agli altri e di ricevere il loro disprezzo”. E quindi “incontrando l’Amore, scoprendo di essere amato nonostante i suoi peccati, diventa capace di amare gli altri, facendo del denaro un segno di solidarietà e di comunione”.