Carpi , domenica, 3. novembre, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Gesù sta dirigendosi dal nord della Palestina a Gerusalemme, dove vivrà i giorni della sua Pasqua. In questo viaggio incontra numerosi personaggi: Marta e Maria, i dieci lebbrosi, il giovane ricco, il cieco di Gerico e anche Zaccheo.
Nell’episodio di Zaccheo vengono sviluppati tanti temi cari all’evangelista san Luca. E come il Prologo costituisce la sintesi del Vangelo di Giovanni, così questo testo è stato definito la quintessenza dell’intero vangelo di san Luca (F. Bovon, Vangelo di Luca, Paideia, Brescia 2007, 869). L’episodio, che si svolge a Gerico, ha come protagonisti Gesù e Zaccheo.
Zaccheo è stato definito da alcuni esegeti “un caso difficile” anche per il Vangelo e il motivo di questa difficoltà è dato dal fatto che è una persona molto ricca. Nel capitolo precedente l’Evangelista racconta l’episodio dell’uomo ricco con le parole di Gesù: E’ più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel Regno di Dio (18.25). C’è, tuttavia, una differenza tra Zaccheo e l’uomo ricco. Zaccheo è considerato da tutti un peccatore e lui non lo nega, anzi ne è consapevole e riconosce di avere bisogno del perdono. Il ricco, invece, si presenta in maniera totalmente diversa: Tutte queste cose le ho osservate fin dalla giovinezza (18.21).
Bene, torniamo a Zaccheo! E’ un esattore, ha al suo servizio dei dipendenti ed è odiato e disprezzato dai suoi connazionali alla stregua di un pubblico peccatore. Vive ai margini della comunità. Tuttavia, il vangelo lo presenta come un “uomo”. Si tratta di un’indicazione importante perché rivela con quale sguardo Cristo vede Zaccheo: vede un uomo anche dove gli altri vedono solo un delinquente, un ladro, un peccatore che non è insensibile al passaggio di Gesù.
La curiosità lo spinge a desiderare di vedere Gesù. Tuttavia, insieme alla curiosità c’è in lui quasi un “istinto” verso il Signore. E non può che essere così, perché ogni uomo è stato pensato e voluto, fin dall’eternità, in Cristo e pertanto è interiormente attirato da Lui anche se a noi la modalità con cui questo avviene rimane sconosciuto.