Città del Vaticano , mercoledì, 30. ottobre, 2019 9:41 (ACI Stampa).
La fede cristiana approda in Europa. E' questo il tema scelto da Papa Francesco per la catechesi odierna dell'Udienza Generale in Piazza San Pietro. "Lo Spirito Santo è il protagonista della missione della Chiesa: è Lui che guida il cammino degli evangelizzatori mostrando loro la via da seguire", commenta il Pontefice.
Secono quanto riportato dagli Atti degli Apostoli, Paolo parte per la Macedonia. "La potenza del Vangelo - spiega il Papa - si indirizza, anzitutto, alle donne di Filippi, in particolare a Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira. Una volta che il cuore è aperto, la persona può dare ospitalità a Cristo e agli altri: Lidia, infatti, accoglie Cristo ricevendo il Battesimo insieme alla sua famiglia e accoglie quelli che sono di Cristo, ospitando Paolo e Sila nella sua casa. Abbiamo qui la testimonianza dell’approdo del cristianesimo in Europa: l’inizio di un processo di inculturazione che dura ancora oggi".
La storia continua e Paolo e Sila si trovano poi a fare i conti con la durezza del carcere, dove vengono gettati per aver liberato nel nome di Gesù "una schiava che aveva uno spirito di divinazione". "Io ricordo nella mia diocesi, in un parco molto grande, c’erano più di 60 tavolini dove seduti c’erano gli indovini e le indovine, che ti leggevano la mano e la gente credeva queste cose! E pagava. E questo succedeva anche al tempo di San Paolo", dice il Papa a braccio.
E' Francesco poi a raccontare l'episodio: "Durante la prigionia accade però un fatto sorprendente. Invece di lamentarsi, Paolo e Sila intonano una lode a Dio e questa lode sprigiona una potenza che li libera: durante la preghiera un terremoto scuote le fondamenta della prigione, si aprono le porte e cadono le catene di tutti. Il carceriere, credendo che i prigionieri siano fuggiti, stava per suicidarsi, ma Paolo gli grida: Siamo tutti qui! Quello allora domanda: Che cosa devo fare per essere salvato? La risposta è: Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia".
Papa Francesco conclude la sua catechesi: "Chiediamo anche noi oggi allo Spirito Santo un cuore aperto, sensibile a Dio e ospitale verso i fratelli, come quello di Lidia, e una fede audace, come quella di Paolo e di Sila, e anche un’apertura di cuore, come quella del carceriere che si lascia toccare dallo Spirito Santo".