Città del Vaticano , martedì, 29. ottobre, 2019 17:00 (ACI Stampa).
In occasione della Solennità di Tutti i Santi e della commemorazione dei fedeli defunti, il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, invia una lettera ribadendo l'importanza della confessione e in particolare dell’Indulgenza, che definisce “una declinazione efficace ed accessibile della fede” nella comunione dei santi.
Per il Penitenziere "si possono acquistare più meriti in ore e ore di confessionale, che in tante riunioni organizzative delle quali tutti conosciamo l’utilità e l’esito...".
Il Cardinale Piacenza ricorda che "attingere al tesoro della misericordia della Chiesa, attraverso il pio esercizio dell’indulgenza, applicabile a se stessi o a un fedele defunto, significa anche rinnovare la propria fede attraverso il sacramento della riconciliazione, la comunione sacramentale ricevuta con le debite disposizioni e la professione del Credo della Chiesa, unitamente alla preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice". Così "con questi gesti, semplici e concreti, ciascun fedele riafferma la propria piena comunione con la Chiesa, rinnovando l’accoglienza di tutti i beni spirituali e soprannaturali, che da tale partecipazione derivano".
"Piegando umilmente le ginocchia nel confessionale, confessando con cuore contrito tutti i propri peccati e implorando la divina misericordia, non solo il fedele accoglie la grazia soprannaturale della riconciliazione, ma con tale gesto riafferma anche per se stesso la propria fede, vedendola così rafforzata e irrobustita, oggettivamente per via della grazia e personalmente in forza del concorso della propria libertà", commenta il Penitenziere Maggiore nella lettera.
Infine l'invito del Cardinale Piacenza: "Andiamo, anzi corriamo al confessionale in questi giorni santi! Accogliamo umilmente e devotamente, lietamente e generosamente, il dono dell’indulgenza plenaria e offriamolo, con larga generosità, ai nostri fratelli".