Città del Vaticano , venerdì, 25. ottobre, 2019 15:30 (ACI Stampa).
"Voi vivete la consacrazione personale a Maria come impegno quotidiano nell’assimilarne lo stile, così come è tramandato dalla Sacra Scrittura". Papa Francesco accoglie così in Vaticano i partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Servi di Maria che si svolge dal 7 al 27 ottobre 2019 presso la Casa Divin Maestro ad Ariccia. Papa Francesco consegna il discorso preparato per l'incontro.
Il Pontefice nel suo discorso preparato per la circostanza e consegnato ai presenti ripercorre la storia e le origini dell’Ordine dei Servi di Maria: "L’Ordine dei Servi di Maria ha avuto le sue origini e il primo sviluppo nella Firenze del secolo XIII, una città vivace quanto bellicosa. Nacque da un gruppo di uomini: i Sette Santi Fondatori, dediti al commercio e al volontariato. Tuttavia, la vostra famiglia religiosa colloca il nucleo germinale del proprio carisma nella consacrazione speciale alla Vergine Maria, riconosciuta come la vera fondatrice”.
"I Sette Santi Fondatori hanno saputo vivere il monte e la città - dice il Papa - Infatti, da Firenze sono saliti sul monte Senario, dove hanno fatto l’esperienza profonda dell’incontro con Colui che è la Speranza, Gesù Cristo. Successivamente sono ridiscesi dal monte, stabilendo la loro dimora a Cafaggio, immediatamente fuori dalle mura di Firenze, nella periferia della città, per impegnarsi nella vita quotidiana, nella testimonianza e nel servizio alla società e alla Chiesa".
"Essi, forti della esperienza di Dio, scendono più a fondo nella storia rinnovati interiormente - commenta il Pontefice - E così possono vivere il Vangelo rispondendo ai bisogni dellagente, di fratelli e sorelle che chiedono di essere accolti, sostenuti, accompagnati, aiutati nel percorso della loro vita".
Francesco pensa poi alle vocazioni. "Pensiamo alle vocazioni nei nuovi territori in cui siete inseriti. Vi esorto a godere della bellezza e della novità culturale e spirituale di tanti popoli ai quali siete stati inviati ad annunciare il Vangelo - continua il Papa - Essere uomini di speranza vuol dire trovare il coraggio di affrontare alcune sfide odierne. Penso ad esempio a quella di usare in modo responsabile i mezzi di comunicazione, che veicolano notizie positive, ma che possono anche distruggere la dignità delle persone, affievolire lo slancio spirituale, ferire la vita fraterna. Si tratta di educarsi ad un uso evangelico di questi strumenti. Un’altra sfida da raccogliere e gestire è quella della multiculturalità, che infatti avete affrontato in questo Capitolo".