Città del Vaticano , venerdì, 25. ottobre, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Sarà questo pomeriggio che i padri sinodali andranno a votare i membri del Consiglio post-Sinodale, l’organismo chiamato ad attuare le indicazioni del Sinodo. Il documento finale sarà invece letto in serata e votato domani. Ci si aspetta, nel documento, anche la proposta di un “rito amazzonico”.
Il consiglio post-sinodale è un organismo che il Sinodo dei vescovi ha sviluppato con l’avvento dei sinodi speciali o regionali, un consiglio dedicato proprio alla regione particolare di cui è andati a parlare. Sono sette i consigli post-sinodali finora eletti. Sono composti da membri eletti dall’assemblea e membri di nomina pontificia.
Il Consiglio post-sinodale – ha spiegato Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione – sarà composto di 13 membri nominati, e saranno rappresentativi delle nazioni toccate dall’Amazzonia: ci saranno 4 membri dal Brasile, 2 dalla Bolivia, 2 dalla Colombia, 2 dal Perù, 1 dalle Antille, 1 dal Venezuela. I membri di nomina papale arriveranno poi.
Il documento finale sarà invece letto già in serata, per essere votato domani. Lingua ufficiale del documento è lo spagnolo, ma ai padri sinodali sarà data una traduzione in portoghese, francese, inglese e italiano.
Si parla insistentemente della possibile istituzione di un rito amazzonico. Don Giacomo Costa, segretario della Commissione Informazione del Sinodo, sottolinea che la proposta di un “rito” amazzonico necessiterebbe un approfondimento, perché in questo caso potrebbe “prevedere altre forme, come altri riti che prevedono l’ordinazione dei preti sposati”, ma che non si può comprendere perché non si hanno né le votazioni né l’approvazione del Papa.