“Saluto cordialmente i pellegrini polacchi e in modo speciale gli Organizzatori della mostra dedicata al cardinale Adam Kozłowiecki, inaugurata ieri alla Pontificia Università Gregoriana. Negli anni della seconda guerra mondiale Egli fu prigioniero dei campi di concentramento di Auschwitz e di Dachau.

In seguito, per oltre 60 anni, svolse il ministero missionario in Zambia. Con coraggio annunziava il Vangelo, intrepido lottò per la dignità e i diritti degli abitanti dell’Africa, promosse la costruzione di chiese, di scuole, di ospedali e di case di cura. L’opera di questo instancabile evangelizzatore polacco, possa aprire i nostri cuori alle necessità dei fratelli che vivono nei paesi di missione. Vi benedico di cuore”.

Con queste parole pronunciate durante l’udienza generale del 23 ottobre Francesco ha salutato una piccola delegazione della Fondazione intitolata al card. Kozłowiecki “Il Cuore senza confini” che ha organizzato una mostra consacrata a questo grande cardinale-missionario nella monumentale hall dell’Università Gregoriana. Tale delegazione era composta dal suo fondatore, Bogdan Romaniuk, segretario, Dariusz Bzdzikot, coordinatrice della mostra, Justyna Grzyb e due volontari.

La mostra è stata inaugurata il giorno precedente dall’Ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede, Janusz Kotański, dal prof. Marek Inglot, decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa e da Ilaria Morale, professore della Facoltà di Missiologia della Gregoriana. La mostra sarà aperta fino alla fine di ottobre.