Città del Vaticano , mercoledì, 23. ottobre, 2019 9:45 (ACI Stampa).
"La Chiesa non è una roccaforte, ma una tenda capace di allargare il suo spazio e di dare accesso a tutti. È una Chiesa con le porte aperte". E' questo la chiave per leggere la catechesi di Papa Francesco durante l'Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro.
Francesco parte da Paolo e Barnaba che arrivano ad Antiochia di Siria, dove si fermano un anno intero per insegnare e aiutare la comunità a mettere radici.
Francesco ribadisce: "La Chiesa è in uscita o non è Chiesa". "Quando vedo qualche chiesetta qui, in questa città, o quando la vedevo nell’altra diocesi da dove vengo, con le porte chiuse, questo è un segnale brutto. Le chiese devono avere sempre le porte aperte perché questo è il simbolo di cosa è una chiesa: sempre aperta.", dice a braccio Papa Francesco.
"Questa novità delle porte aperte ai pagani scatena una controversia molto animata - commenta il Pontefice nella catechesi - alcuni giudei affermano la necessità della circoncisione per la salvezza. Per dirimere la questione, Paolo e Barnaba consultano il consiglio degli Apostoli e degli anziani a Gerusalemme, e ha luogo quello che è ritenuto il primo concilio della storia della Chiesa, il concilio o assemblea di Gerusalemme. Viene affrontata una questione teologica, spirituale e disciplinare molto delicata: il rapporto tra la fede in Cristo e l’osservanza della Legge di Mosè".
Decisivo sarà il discorso di Pietro che inviterà i fratelli a "non imporre sul collo di chi aderisce a Cristo un giogo insopportabile e a credere che si è salvati per la grazia del Signore Gesù e non per altro".