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Papa Francesco: "La Chiesa non è una roccaforte"

Nell'Udienza Generale di oggi Papa Francesco ricorda che la Chiesa ha sempre le porte aperte

Udienza Generale |  | Daniel Ibanez / ACI Group Udienza Generale | | Daniel Ibanez / ACI Group
"La Chiesa non è una roccaforte, ma una tenda capace di allargare il suo spazio e di dare accesso a tutti. È una Chiesa con le porte aperte". E' questo la chiave per leggere la catechesi di Papa Francesco durante l'Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro.
Francesco parte da Paolo e Barnaba che arrivano ad Antiochia di Siria, dove si fermano un anno intero per insegnare e aiutare la comunità a mettere radici.
Francesco ribadisce: "La Chiesa è in uscita o non è Chiesa". "Quando vedo qualche chiesetta qui, in questa città, o quando la vedevo nell’altra diocesi da dove vengo, con le porte chiuse, questo è un segnale brutto. Le chiese devono avere sempre le porte aperte perché questo è il simbolo di cosa è una chiesa: sempre aperta.", dice a braccio Papa Francesco.
"Questa novità delle porte aperte ai pagani scatena una controversia molto animata - commenta il Pontefice nella catechesi - alcuni giudei affermano la necessità della circoncisione per la salvezza. Per dirimere la questione, Paolo e Barnaba consultano il consiglio degli Apostoli e degli anziani a Gerusalemme, e ha luogo quello che è ritenuto il primo concilio della storia della Chiesa, il concilio o assemblea di Gerusalemme. Viene affrontata una questione teologica, spirituale e disciplinare molto delicata: il rapporto tra la fede in Cristo e l’osservanza della Legge di Mosè".
Decisivo sarà il discorso di Pietro che inviterà i fratelli a "non imporre sul collo di chi aderisce a Cristo un giogo insopportabile e a credere che si è salvati per la grazia del Signore Gesù e non per altro".

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Cosa dice a noi il racconto dell’assemblea di Gerusalemme? Chiede il Papa che subito risponde: "Ci ricorda che il metodo ecclesiale per la risoluzione dei conflitti si basa sul dialogo fatto di ascolto attento e paziente e sul discernimento compiuto alla luce dello Spirito. È lo Spirito, infatti, che aiuta a superare le chiusure e le tensioni e lavora nei cuori perché giungano, nella verità e nel bene, all’unità. Questo testo ci aiuta a comprendere la sinodalità. È interessante come scrivono la Lettera: incominciano, gli
Apostoli, dicendo: Lo Spirito Santo e noi pensiamo che .... È proprio della sinodalità, la presenza dello Spirito Santo, altrimenti non è sinodalità, è parlatorio, parlamento, altra cosa ...".