Roma , venerdì, 18. ottobre, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Interno di una chiesa, durante la celebrazione della Messa. Gente svogliata segue un canto che sfila via stonato, mentre due chitarre lo accompagnano sgangheratamente. Interno di una chiesa, durante la celebrazione della Messa. Un coro, accompagnato dal suono dell'organo, riesce a far cantare quasi tutti i fedeli presenti.
La partecipazione ai sacramenti non viene meno, la fede non viene misurata in un senso, o nell'altro, ma certo l'intensità della presenza cambia. E anche la voglia di restare. Grazie alla bellezza e all'armonia, il canto e la musica spingono più in alto la preghiera, con uno slancio più vigoroso.
Da sempre, nella sua multiforme attività, Aurelio Porfiri si dedica a diffondere e a "proteggere", diremmo così, la grandezza e la ricchezza della liturgia. Maestro e musicista, con cattedre, corsi e attività che tiene in tutto il mondo, da Londra, a Macao, passando per Roma, divulgatore con decine e decine di pubblicazioni, ora ha raccolto in un volume i molti spunti e le riflessioni, intorno al tema, scaturite da un incontro-dibattito tenutosi qualche tempo fa, dal titolo "Lex Cantandi, Lex Credendi. Conversazioni a Monselice".
Gli interventi si sono tenuti il 21 ottobre 2018 a Monselice (Padova), presso la parrocchia del Carmine, nell'ambito di un incontro formativo rivolto ai coristi e musicisti del oro del vicariato di Monselice, a cui hanno partecipato i maestri Porfiri e Marco Ronchi.