Città del Vaticano , mercoledì, 16. ottobre, 2019 14:00 (ACI Stampa).
"Sarebbe bello se diventassimo capaci di chiedere perdono ai poveri, agli esclusi; allora diventeremmo capaci di pentirci sinceramente anche del male fatto alla terra, al mare, all'aria, agli animali...". Così Papa Francesco scrive in un testo inedito del libro "Nostra Madre Terra", in una collana ecumenica presentata dalla LEV.
La Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione, anche quest’anno, sarà presente infatti alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte dal 16 al 20 ottobre. Tra le novità più significative della Libreria Editrice Vaticana c’è la nascita di “scambio dei doni”, una nuova collana dalla vocazione ecumenica.
I volumi raccolgono testi e discorsi del Papa, presentano un suo scritto inedito e sono introdotti da un contributo di un Rappresentante dei fratelli e delle sorelle delle Chiese e Comunità ecclesiali separate, con cui la Chiesa cattolica è in cammino verso il ristabilimento della piena comunione.
La nuova collana verrà presentata il 16 ottobre alle ore 18.00 presso lo stand LEV (Hall 5.0 D33) da Francesca Angeletti, ufficio diritti - Libreria Editrice Vaticana, e da Alessandro Gisotti, vice-direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione, nei suoi primi due esemplari: "Nostra Madre Terra" con prefazione di Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli, e "La preghiera" con prefazione di Kirill, Patriarca di Mosca (i volumi saranno in libreria in Italia e in Francia dal 24 ottobre).
"Sogno sinceramente una crescita nella consapevolezza e un pentimento sincero da parte di noi tutti, uomini e donne del XXI secolo, credenti e non, da parte delle nostre società, per esserci lasciati prendere da logiche che dividono, affamano, isolano e condannano - continua il Papa nel libro un cui estratto è anticipato dal Corriere della sera - Il pentimento dunque per noi tutti, per la nostra èra, è una grazia da implorare umilmente al Signore Gesù Cristo, affinché nella storia questa nostra generazione possa essere ricordata non per i suoi errori, ma per l'umiltà e la saggezza di aver saputo invertire la rotta".