Città del Vaticano , lunedì, 14. ottobre, 2019 15:00 (ACI Stampa).
La creazione è una Bibbia verde che svela il Creatore e nella celebrazione dei sacramenti l’impegno ecologico trova il suo fondamento più profondo. E’ quanto è emerso nelle discussioni della IX Congregazione generale dell’Assemblea speciale per l’Amazzonica del Sinodo dei Vescovi.
Secondo i Padri sinodali, a fronte di un calo delle vocazioni nella regione, occorre il rilancio dello spirito missionario e contemporaneamente formazione costante e cammini di catecumenato a diretto contatto con la cultura indigena, nello spirito della interculturazione. Oltre ai ministri ordinati, bisogna puntare sul laicato che eserciti il suo sacerdozio battesimale. Si è anche tornati a chiedere di prendere in considerazione l’ipotesi di ordinare persone sposate, fermo restando il valore del celibato sacerdotale, mentre alcuni avrebbero proposto l’ordinazione di donne diacono.
Compito della Chiesa in Amazzonia è anche quello della promozione di un'economia circolare rispettosa delle pratiche locali: segnalato l’allarme dei comportamenti delle compagnie petrolifere e di quello che sfruttano il taglio del legname a scapito dell’economia indigena, mentre si è proposta la creazione di un ecosistema di comunicazione ecclesiale panamazzonico che sia riflesso dell’interconnessione dell’umanità intera.
“Come europei e nordamericani siamo chiamati a una conversione: il nostro benessere è a scapito di vite umane, ha ammesso Josianne Gauthier, Segretaria Generale CIDSE, Alleanza Cattolica Internazionale di Agenzie di Sviluppo, durante il consueto briefing quotidiano con i giornalisti.
“E’ importante parlare del dialogo interculturale attraverso nuovi cammini. Come salesiani siamo nel sud del Venezuela dal 1957, con un taglio un po’ partenalistico, ma dopo il Concilio abbiamo iniziato a lavorare in un modo nuovo, accompagnando questi popoli affinché diventino padroni del proprio destino. Dobbiamo condividere la vita delle comunità locali. Non siamo colonizzatori che devono imporsi. Abbiamo iniziato un lungo cammino catecumenale, è stato un processo che ha aiutato a conoscerci”, ha spiegato Monsignor José Ángel Divassón Cilveti, già Vicario Apostolico di Puerto Ayacucho, in Venezuela.