Città del Vaticano , domenica, 13. ottobre, 2019 11:10 (ACI Stampa).
Cinque nuovi santi, ad esaltare la santità del quotidiano di cui parlava uno di loro, il Cardinale Newman, il quale sottolineava che “il cristiano possiede una pace profonda, silenziosa, nascosta, che il mondo non vede”. E, alla scuola di Newman, Papa Francesco chiede di pregare per essere “luci gentili tra le oscurità del mondo”.
Luci che si nutrono dell’incontro di Gesù. L’omelia di Papa Francesco prende le mosse, infatti, dal Vangelo, dai lebbrosi che vengono guariti mentre sono in cammino, e dei quali uno solo torna a ringraziare. E “solo a quello che ringrazia Gesù dice la tua fede ti ha salvato”, a testimoniare che il punto di arrivo “non è la salute, non è lo stare bene, ma l’incontro con Gesù”.
È una soleggiata mattina di ottobre, e dall’alba sono arrivati fedeli per partecipare al rito delle canonizzazioni. È una folla tranquilla, in preghiera. Papa Francesco, al mattino presto, incontra a Santa Marta la nazionale italiana di calcio, che ieri ha strappato in anticipo il pass europeo battendo 2-0 la Grecia all’Olimpico di Roma. Poi, come di consueto, prima della Messa, nella cappella della Pietà, riceve le delegazioni che partecipano al rito. Sono sette delegazioni, tra le quali spicca il presidente Sergio Mattarella, il Principe di Galles Carlo, che ieri ha pubblicato sull’Osservatore Romano un articolo sul Cardinale Newman, il primo mai scritto da un reale inglese per il giornale del Papa; e poi il vicepresidente di Taiwan, che ha gi detto che inviterà il Papa nel Paese. Dal Brasile, è arrivato il vicepresidente Mourao, dall’Irlanda il ministro dell’Istruzione Joe McHough, dalla Svizzera il Consigliere Federale Karin Keller Sutter, dall’India il viceministro degli Esteri Murhaleedaran.
Sono cinque i beati che vengono canonizzati da Papa Francesco. Il più conosciuto è sicuramente il Cardinale John Henry Newman (1801-1890), sacerdote anglicano che si convertì al “porto sicuro” del cattolicesimo, intellettuale raffinato, “padre assente” del Concilio Vaticano II, ma anche straordinario sacerdote che scelse di essere oratoriano: l’arazzo del nuovo santo lo ritrae proprio nelle vesti di un San Filippo Neri.
Madre Giuseppina Vannini (1859 – 1911), fondatrice delle Figlie di San Camillo, che spese la sua vita a servizio dei malati e dei sofferenti; Margarita Bays (1815 – 1879), svizzera, consacrata laica, che visse in Svizzera durante il Kulturkampf ed ebbe la vita cambiata dal dono delle stimmate e e guarì anche, miracolosamente, da un cancro all'intestino l'8 dicembre 1854, proprio mentre Pio IX proclamava il dogma dell'Immacolata; Mariam Thresia Mankidjan (1876-1926), suora indiana che fu a fianco degli ultimi nell’India di fine Ottocento, anche lei gratificata da esperienze mistiche, visioni e fenomeni straordinari, come l’esperienza dei dolori della crocifissione e le stimmante; e infine Irma Dulce (1914-1992), l’angelo buono di Bahia che fu anche candidata al Nobel.