Città del Vaticano , sabato, 12. ottobre, 2019 15:00 (ACI Stampa).
Una Chiesa “profetica, solidale, samaritana”, con agenti pastorali che sappiano non solo fare iniziative sociali, ma anche accompagnare spiritualmente le persone: alla fine della prima settimana del Sinodo speciale per la Regione Panamazzonica, si comincia a delineare il modello di Chiesa ritenuto necessario per evangelizzare l’Amazzonia e per costruire una Chiesa con un volto amazzonico”.
“Sono ripresi gli interventi in aula – sottolinea don Giacomo Costa, segretario per la Commissione dell’Informazione del Sinodo – e comincia a consolidarsi un cammino, un pensiero dell’assemblea stessa. In questo senso, il cammino della Chiesa per l’ecologia integrale può essere considerato come un appello alla conversione integrale del Vangelo di Gesù Cristo”.
Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione, aggiunge che “molto si è parlato di dialogo interreligioso”, e molti uditori delle popolazioni indigene hanno chiesto “rispetto per la loro cultura, da considerare non come un qualcosa in vetrina, come qualcosa vivo, da rispettare e considerare”.
Si è parlato anche del ruolo delle donne, e in particolare è arrivata anche la proposta per un Sinodo sulle donne – proposta, in realtà, che spesso circola negli ambienti vaticani. Le donne, è stato detto, sono “molto attive nelle comunità amazzoniche e pronte a condividere le responsabilità pastorali insieme con i sacerdoti”, e quindi si è proposta una maggiore valorizzazione delle donne consacrate.
Dopo l’invocazione della Madonna di Aparecida, con l’intervento guidato dall’ausiliare di Manaus, sono stati molti i temi sul tavolo, oltre quelli già citati.