Città del Vaticano , sabato, 12. ottobre, 2019 12:05 (ACI Stampa).
Finisce la prima settimana di Sinodo e il tema dell’ Amazzonia per ora sembra ridotto alla questione della ordinazione di viri probati in alcune comunità dove scarseggiano i preti.
Un tema che si ripropone da circa 50 anni in America Latina e che spesso nasconde un altro tema poco affrontato, quello di una pastorale vocazionale ben strutturata che possa, all’interno delle comunità, creare quel discernimento necessario per arrivare al sacerdozio e alla vita religiosa.
Del resto in molti al sinodo hanno difeso il valore del celibato, dal cardinale Turkson al cardinale Sarah, ma anche e soprattuto dei vescovi delle regioni amazzoniche da Vital Corbellini, vesocovo de Marabá in Brasile a Rafael Alfonso Escudero López-Brea, vescovo de Moyobamba in Perú.
Altro tema è quello delle culture indigene da preservare, del Vangelo da inculturare e del rispetto di certe tradizioni. Anche in questo caso c’è da fare molta attenzione.
E’ stato messo in evidenza ad esempio un elemento preoccupante come la pratica che ancora sopravvive (rarissima per fortuna) dell’infanticidio. Non se ne è parlato nel Sinodo, ma sui media.