Cluj , sabato, 12. ottobre, 2019 11:00 (ACI Stampa).
La città di Cluj, in Romania, è un crocevia di culture. Al centro della Transilvania, ci vivono romeni, ungheresi, tedeschi. In un Paese a maggioranza ortodossa, sorprende che la cattedrale cattolica di San Michele sia al centro della città, ben visibile. C’è una cattedrale greco-cattolica di una certa importanza. La comunità ebraica è stata decimata dall’Olocausto (sono rimasti solo 300 ebrei in città), ma la sua presenza è viva. E poi, ci sono luterani, calvinisti, unitariani.
Per questo, Cluj è diventato il luogo privilegiato per lanciare un Centro di Studi Patristici e Letteratura Cristiana Antica. Il centro è stato realizzato nella università Babeș-Bolyai, e nasce su iniziativa della Facoltà di Teologia Greco Cattolica, con una collaborazione con l’Istituto Patristico Augustinianum di Roma. All’inaugurazione, lo scorso 10 ottobre, c’erano rappresentanti di tutte le confessioni religiose presenti a Cluj.
Si tratta, ha detto il vescovo greco cattolico di Cluj Florentin Crihălmeanu, del termine di un lavoro “di quasi dieci anni, iniziato con la condivisione di alcuni ideali, continuato con discussioni con eminenti insegnanti dell’Istituto Augustinianum di Roma e con professori dell’Università di Babes Bolyai, concretizzato con conferenze e simposi internazionali che si sono tenuti tra il 2014 e il 2016”.
Il centro si caratterizza come un centro interdisciplinare, inclusivo di professori provenienti da sei facoltà: la facoltà di Lettere con il dipartimento di lingue classiche, la facoltà di Storia e Filosofia e le quattro facoltà di teologia (ortodossa, greco-cattolica, cattolico romana e teologia riformata).
Obiettivo del centro, ha spiegato il professore associato Alin Sebastian Tat, è quella di "pubblicare studi, volumi personali e collettivi, traduzioni di testi patristici, dalle lingue greca, latina e orientale”.