Città del Vaticano , venerdì, 11. ottobre, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Una vera festa francescana quella di Papa Francesco e di 73 cappuccini della regione delle Marche che hanno incontrato il Pontefice giovedì mattina nell’auletta dell’Aula Paolo VI.
A darne notizia l’ Osservatore Romano che riporta le parole del Papa che ha parlato anzitutto della chiamata di Dio, ricordando che Egli chiama in modo diverso e in varie modalità.
Un vero dialogo tra domande e risposte.
Dio ci invita in ogni tempo alla conversione- si legge sul quotidiano della Santa Sede- “che è una scelta forte, una decisione che coinvolge il consacrato e lo porta avanti sulla strada della vita. Uno dei rischi a cui si può andare incontro, se non ci si lascia coinvolgere e mettere in discussione da Dio, è l’“acidità religiosa”, dalla quale deriva l’infelicità.
I consacrati diventano così “collezionisti di ingiustizie”, secondo il tipico atteggiamento di chi si sente sempre vittima e quindi cade nelle lamentele continue. Santa Teresa di Gesù, ha ricordato in proposito il Papa, metteva in guardia le monache dalla tentazione di considerarsi oggetto di ingiustizie. Si tratta dell’“adagio lamentoso”, un atteggiamento che va contrastato proprio con la conversione. Entrare in comunità significa dunque prepararsi a passare da conversione a conversione, perché ciò induce all’umiltà”.