Città del Vaticano , sabato, 5. ottobre, 2019 11:00 (ACI Stampa).
“La vita oltre la morte”: questo il tema che caratterizza la Seconda Giornata delle Catacombe, che si terrà a Roma sabato 12 ottobre 2019. Si vuole ora proporre un itinerario in cui, attraverso le numerose e straordinarie testimonianze archeologiche e artistiche delle catacombe romane, si può cogliere un aspetto essenziale dell’esperienza cristiana: la visione di un’esistenza che non si interrompe con la morte ma che va oltre, che viene ricreata in una nuova dimensione, rivelata e resa accessibile all’umanità dal Cristo Risorto.
In un contesto culturale spesso chiuso e ripiegato su se stesso, in cui l’orizzonte del futuro appare sempre più incerto se non addirittura assente, in cui la problematica dell’esistenza dopo la morte appare del tutto dimenticata e censurata, talvolta anche nella stessa esperienza religiosa cristiana, la visita alle catacombe può suggerire, con un linguaggio particolarmente suggestivo, una riflessione ben diversa: in un luogo in cui, apparentemente, la morte domina incontrastata, tutti i segni lasciati dai cristiani delle prime generazioni – dagli affreschi alle iscrizioni, dai simboli graffiti alle sculture – parlano di vita, di risurrezione, di liberazione dai vincoli della morte, di guarigione dalla caducità che tocca tutta l’umanità.
Le immagini rappresentano contesti paradisiaci, ambienti sereni e felici, banchetti e momenti lieti dei singoli come delle famiglie e della comunità. Anche le scene, spesso tratte da episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento, che parlano di violenza, di sofferenza, di persecuzione si risolvono in esiti felici, di liberazione e di salvezza. Tra queste particolarmente suggestive sono quelli che rimandano alla storia di Giona, “icona” di questa seconda Giornata. E Giona altro non è se non immagine, “figura” di Cristo Risorto, la “porta” che ci fa entrare nella dimensione di Dio, in una nuova esistenza pacifica e gioiosa, illuminata dalla presenza del Buon Pastore che tutti accoglie per godere dell’abbraccio amoroso di Dio. Se, dunque, nella prima edizione della Giornata, si voleva “rimettere in luce” un patrimonio di inestimabile valore sia per la fede sia per la cultura, con la seconda Giornata si vuol proporre ai visitatori di riaprire l’orizzonte del futuro lasciandoci incoraggiare dalle testimonianze delle prime generazioni cristiane di Roma, che sapevano guardare oltre la morte per costruire la loro esistenza.
La Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, presieduta dal Cardinal Gianfranco Ravasi, ha promosso la Seconda Giornata delle Catacombe proprio per favorirne la conoscenza e coglierne il messaggio più profondo, che rimanda alle radici della fede cristiana. 13 siti, tra i più significativi e suggestivi, saranno accessibili gratuitamente a tutti i visitatori.
Insieme alle catacombe già aperte al pubblico (S. Callisto, S. Sebastiano, Domitilla, Priscilla, S. Agnese e SS. Marcellino e Pietro), saranno visitabili il Museo della Torretta nel Comprensorio di S. Callisto, la “Regione dei Fornai” e il Museo della catacomba di Domitilla, i Musei e la Spelunca Magna della catacomba di Pretestato, le catacombe di S. Pancrazio, di S. Lorenzo, di S. Tecla e l’Ipogeo degli Aureli. Oltre alle visite, accompagnate dalle guide già operanti presso i siti e da un folto gruppi di volontari, tra cui molti giovani studenti di archeologia, sono previste diverse iniziative, a cominciare da quelle rivolte ai bambini e ai ragazzi (vari laboratori didattici) ma anche ai diversamente abili.