Roma , sabato, 28. settembre, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Domani la 105ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La prima è stata indetta nel 1914 e celebrata, su indicazione dell’allora Congregazione Concistoriale, per l’Italia, nella prima domenica di Quaresima dell’anno successivo, 21 febbraio.
Poi, nel 1928, la Concistoriale la trasferì alla prima domenica d’avvento. Successivamente si svolse nella prima domenica dopo la festa del Battesimo di Gesù e da quest’anno, per volontà di Papa Francesco, nell’ultima domenica di settembre.
Per l’occasione, domani, il Papa presiederà in Piazza San Pietro una Santa Messa alle ore 10.30. Il tema scelto è “Non si tratta solo di migranti”. La Celebrazione Eucaristica è organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in collaborazione con la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede.
In vista della Giornata l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero
Bassetti, presidente della Cei, ha inviato una lettera a tutti i vescovi italiani. “Sappiamo bene – scrive – quanto questo tema oggi sia spesso affrontato in maniera divisiva, persino nelle nostre comunità. Il fenomeno migratorio rischia di essere il capro espiatorio di paure e insicurezze, di un malessere sociale che ha cause ben diverse”.
La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato “riveste una valenza importante per tutti” sottolinea il porporato invitando i vescovi a partecipare alla messa che il papa Francesco celebrerà in piazza San Pietro: “un’occasione per stringerci a lui ed esprimergli la nostra gratitudine per il suo coraggioso magistero. Concretamente, se ognuna delle nostre Chiese inviasse a Roma un gruppo, contribuiremmo a offrire un segno di comunione attorno al successore di Pietro”.
In piazza San Pietro si prevedono presenze da diverse diocesi italiane. Tanti anche i vescovi che attraverso soprattutto gli uffici Migrantes diocesani, promuovono una serie di iniziative e celebrazioni.