Città del Vaticano , lunedì, 16. settembre, 2019 12:30 (ACI Stampa).
È stata data anche particolare attenzione al “significato emergente del concetto di adulto vulnerabile” durante l’11ma assemblea plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
Creata da Papa Francesco nel marzo 2014 per proporre le iniziative più opportune per la protezione di tutti i minori e gli adulti vulnerabili e per promuovere la responsabilità locale nelle Chiese particolari, la commissione è ora divisa in tre sottogruppi: dialogo con vittime e sopravvissuti, educazione e formazione, linee guida e norme per la promozione della tutela.
In questa undicesime plenaria, che si è tenuta dal 12 al 15 settembre, si è lavorato sulle linee guida e norme per la promozione della tutale dei minori, che – si legge in un comunicato della Pontificia Commissione – “ha condotto a diverse iniziative, tra le quali lo sviluppo e il costante perfezionamento di strumenti di verifica”.
All’inizio della plenaria, è stata ascoltata, come già successo nell’ultima plenaria di aprile, la testimonianza di una vittima del Brasile che ha subito “abuso clericale e familiare”.
Prima dell’inizio alla plenaria, i membri – si legge ancora nel comunicato – “hanno