Roma , venerdì, 13. settembre, 2019 18:00 (ACI Stampa).
Di padre Gabriele Amorth sappiamo molte cose, conosciamo e ammiriamo il suo ministero infaticabile come esorcista, come divulgatore, come padre spirituale. Conosciamo la sua forza, la sua verve, la chiarezza del suo pensiero.
E' scomparso da tre anni ma la sua presenza è sempre viva, costante, preziosa. Il suo amore per Maria è altrettanto noto e profondo, è stato il filo "rosso" che ha attraversato l'intera sua esistenza. Lui stesso raccontava, parlando dei suoi numerosi "scontri" con il demonio, che gli veniva detto che con lui non c'era niente da fare, essendo protetto da "quella", ossia dalla Madonna.
Come accade per tutte le figure di grande valore, per le vite straordinarie, anche la vita e la personalità di padre Amorth assomigliano a terre che non si finisce mai di esplorare fino in fondo, che rivelano sempre nuovi tesori e regioni sconosciute. Così, la sua assoluta devozione alla Madre di Dio assume contorni inusuali leggendo un libro appena pubblicato dalle Edizioni San Paolo, scritto da Saverio Gaeta, noto giornalista e saggista, dal titolo "L'eredità segreta di don Amorth".
Il sottotitolo illustra con chiarezza il contenuto della ricerca svolta da Gaeta: "Così la Madonna ha salvato l'Italia". L'occasione è la ricorrenza dei 60 anni passati dalla Consacrazione dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria e, naturalmente, il terzo anniversario della scomparsa del padre.
A modo di introduzione, viene presentata una sintesi della vita di Amorth e, come recita il titolo di questa sezione del saggio, davvero si tratta di una esistenza "romanzesca", ricca di fatti, incontri, impegni, esperienze. E' stato attivista, partigiano, sacerdote, giornalista, esorcista, divulgatore, come si diceva, sempre alla ricerca della verità e sempre animato da spirito di carità. Novantuno anni vissuti pienamente. E a cui la morte non ha davvero posto la parola "fine", neppure su questa terra. Infatti, da quel 19 settembre 2016, giorno in cui venne celebrato il funerale di don Gabriele, sulla sua tomba nel cimitero Laurentino di Roma moltissime persone vanno a chiedere forza, aiuto, intercessione.