Roma , martedì, 10. settembre, 2019 11:00 (ACI Stampa).
Lo scorso anno si è celebrato il 1030esimo anniversario del Battesimo della Rus’, e questo evento fu sottolineato in un incontro che l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ebbe con Papa Francesco il 3 luglio dello scorso anno.
Il riferimento aveva un suo perché. Il Patriarca ortodosso di Mosca rivendica il titolo di patriarca di tutta la Rus’, ma la Rus’ fu battezzata a Kiev a seguito della conversione di San Volodymir. Questi fu sovrano pagano, feroce e senza scrupoli al punto di uccidere il fratello per prendere il trono, ma poi si convertì, divenne persona generosa e cristianizzò la Rus’. Era un’epoca in cui Mosca non aveva questo peso e questa importanza.
Per questo, ritornare alle radici per la Chiesa Greco Cattolica Ucraina è importante. E per questo è stata promossa una ricerca, cristianesimo a Kiev, che è stata svolta presso il Pontificio Istituto Orientale e che ha portato alla stesura di venti volumi, presentati durante il Sinodo Greco Cattolico Ucraino, che si tiene a Roma dall’1 al 10 settembre. Una presentazione che si unisce idealmente alla visita che i 47 vescovi del Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina hanno fatto al Pontificio Istituto Orientale il 7 settembre.
Parlando alla presentazione del volume, Sua Beatitudine Shevchuk ha sottolineato che la centralità di Kiev è uno dei segni distintivi dell’identità greco cattolica ucraina, e per questo “tutti i credenti della nostra Chiesa in Australia, Argentinna, Brasile, Canada, America abbiano la consapevolezza di appartenere ad una Chiesa centrata a Kiev. Dobbiamo ancora scoprire un grande strato della nostra memoria storica”.
La serie editoriale “Kyiv Christianity” è stata lanciata nel 2013, mentre nel 2015 è stato avviato un segmento pubblico del programma, il progetto “Cattedrale Ucraina e la tradizione di Kiev”.