Padova , venerdì, 6. settembre, 2019 14:00 (ACI Stampa).
La Basilica di Sant’Antonio a Padova continua a regalare al mondo ancora molti dei suoi tesori. Grazie a nuovi lavori di restauro nella Cappella della Madonna Mora, sono ritornati alla luce nuovi affreschi, mentre grazie a innovative indagini diagnostiche nella Sala del Capitolo si prospetta concretamente la possibilità di nuove scoperte, del tempo di Giotto.
Nella Cappella della Madonna Mora, dopo la recente individuazione della mano di Giotto nelle due imponenti figure rappresentanti "i Profeti Isaia e Davide" raffigurate sulla parete retrostante l’altare con la statua Madonna con il Bambino (di epoca successiva e attribuita a Rinaldino di Francia), "i recenti restauri hanno consentito di riportare all’originario splendore alcuni interessanti affreschi, collocati a sinistra del varco d’accesso in due registri sovrapposti, e di scoprire una nuova porzione di intonaco affrescato, consentendo anche di attribuirne con verosimiglianza l’autore, benché gli studi siano ancora in corso", come afferma il sito ufficiale della Basilica del Santo.
Al livello inferiore troviamo raffigurate quattro figure di Santi, tra cui san Bartolomeo. Sopra i quattro Santi, su uno strato di intonaco posteriore, si distende invece un’imponente, anche se frammentaria, Madonna in trono con il Bambino. I lavori di restauro hanno consentito di riportare alla luce l’intera composizione. Nella Sala del Capitolo sono state effettuate numerose analisi diagnostiche d’avanguardia: in particolare, ci si è concentrati sulle due porzioni di intonaco scoperte duranti i lavori effettuati prima del 1900, che rivelano due frammenti di una crocifissione, probabilmente eseguita da Giotto nella sala.