Soddisfare le esigenze umanitarie degli immigrati recenti è stato uno dei tanti importanti progetti messi in evidenza alla Convention dei cavalieri a Minneapolis
Tra i progetti anche un programma di sensibilizzazione verso i nativi Americani e un ulteriore supporto per i cristiani perseguitati nel Medio Oriente (in particolare Iraq e Siria).
Il progetto per i nativi americani include il supporto per un santuario dedicato a St. Kateri Tekakwitha in costruzione nel New Mexico e altri progetti di beneficenza sulle riserve indiane, che sono spesso molto svantaggiate economicamente. Supportare i nativi americani sarà una grande iniziativa dei Cavalieri per il prossimo anno.
Inoltre, l'organizzazione sta continuando a lavorare per conto dei cristiani in Medio Oriente molti dei quali hanno perso tutto per colpa dell’ISIS.
Oltre al sostegno a progetti umanitari in Iraq e in Siria, i Cavalieri aiuteranno a ricostruire la cattedrale siro-cattolica di Qaraqosh, in Iraq, e sosterranno anche il lavoro della comunità cattolico siriaca a supporto dei suoi membri nella diaspora, in particolare quelli che sono fuggiti negli Stati Uniti. Dal 2014 ad oggi i Cavalieri hanno impegnato 25 milioni di dollari per questa causa.
Il cardinale Parolin ha inviato un messaggio alla Convention a nome di Papa Francesco e ha ringraziato l'organizzazione per il suo servizio ai cristiani del Medio Oriente, osservando: “Ogni giorno il Santo Padre ricorda nelle sue preghiere i cristiani in Medio Oriente e in ogni parte del mondo che incontrano ostilità e persecuzione per la loro fedeltà al Vangelo. Il suo cuore è pieno di gratitudine per la generosità con cui i Cavalieri di Colombo hanno risposto ai suoi ripetuti appelli per preghiere e beneficenza e assistenza a questi nostri fratelli e sorelle nella fede “.
Inoltre il Papa ringrazia i Cavalieri che “si sono distinti nel servizio delle famiglie, preoccupati per i poveri e svantaggiati e negli sforzi per contribuire alla costruzione di una società giusta e virtuosa e giusto e per la diffusione del Regno di Cristo e della salvezza delle anime. "
L'anno scorso, i Cavalieri hanno donato più di 185 milioni do dollari e più di 76 milioni di ore in beneficenza.
Carl Anderson concludendo la Convention ha definito le parole del Papa “straordinarie”. Ed ha aggiunto: ”in un mondo devastato dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla crescente polarizzazione, questa testimonianza di unità al servizio del Vangelo dei Cavalieri di Colombo è diventata tanto più urgente.” Un chiarimento, ha detto, “per noi dal nostro Papa”.
Con quasi 2 milioni di membri in tutto il mondo, l'opera benefica dei Cavalieri è diventata ben nota nel Nord e nel Centro America, Caraibi, Asia, Europa e Medio Oriente.
I Cavalieri di Colombo hanno lavorato a stretto contatto con la Santa Sede a Roma dal 1920, con diversi progetti di assistenza e sviluppo. I Cavalieri hanno contribuito a sponsorizzare diverse importanti conferenze insieme al Vaticano durante il Pontificato di Papa Francesco, e hanno anche sostenuto numerosi progetti di restauro in Vaticano dal 2013.
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