Grosseto-Firenze , martedì, 11. agosto, 2015 9:00 (ACI Stampa).
Tre volte coraggioso: nel partire, nel donare e nel soffrire. Sono queste le caratteristiche din San Lorenzo, tracciate dal cardinale Lorenzo Baldisseri, che ieri a Grosseto, oltre che festeggiare il suo onomastico, ha presieduto il Pontificale in duomo per la festa del Santo Patrono della città. Nelle parole del Segretario generale del Sinodo dei vescovi il parallelo tra la santità di Lorenzo ed il magistero in parole e gesti di Papa Francesco, che chiede coraggio alla Chiesa per "uscire".
“Quale cammino Dio vi chiede?”, ha chiesto il cardinale ai grossetani, “quali strade nuove il Signore vi sta aprendo?”, “cosa siete chiamati a lasciare?”. “È lodevole - ha detto Baldisseri - l’iniziativa che per il secondo anno consecutivo avete intrapreso in occasione delle feste di san Lorenzo di promuovere la raccolta per la Caritas”, che ha evidenziato il primato dei poveri nelle scelte di Papa Francesco.
Il pontificale è stato preceduto dal saluto ufficiale al cardinal Baldisseri da parte del sindaco della città sul sagrato della Cattedrale, mentre all’inizio della celebrazione eucaristica il vescovo Rodolfo Cetoloni ha indirizzato al porporato un saluto a nome di tutti, con la richiesta di portare a Papa Francesco “il nostro saluto e il nostro desiderio di impegno per il bene in questa porzione di Chiesa in Maremma”.
Celebrazioni per San Lorenzo anche a Firenze, dove il cardinale metropolitano, Giuseppe Betori ha chiesto di “non restringere gli spazi del cuore”, come pure “non inaridire la radice di fede che alimenta i gesti della carità”.
Ieri nella basilica di san Lorenzo, l’arcivescovo di Firenze ha chiesto di adottare un atteggiamento solidale “anche quando tutto ciò comporta difficoltà di comprensione e di attuazione, come può accadere oggi nello sforzo di integrazione che la nostra comunità cittadina è chiamata a compiere nei riguardi dei nuovi venuti, a cui va richiesta peraltro una condivisione di valori civili che da sempre alimentano le più felici espressioni della nostra città”.